Sunrise & Sunset (Alba e Tramonto)

prigioniero

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view post Posted on 17/7/2011, 21:52     +1   -1
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angelo dell equilibrio

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l'angelo si ritrovò prigioniero in un antico maniero nel mezzo della palude mentre la divinità della tempesta curava le sue ferite
 
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view post Posted on 18/7/2011, 13:18     +1   -1
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*Intanto, nella Foresta, Matty, Jamie e Michael stavano, per così dire, animatamente discutendo.
Cercavano un modo sensato per andare a liberare l'Angelo.*
Secondo me voi non dovreste venire, ragazzi. Lo dico per il vostro bene.
*Diceva la Dea in continuazione, ma quei due giovani pazzi non avevano la minima intenzione di darle ascolto.*
Non possiamo lasciarvi andare da sola.
Giusto: siamo Elfi, e abbiamo il dovere di proteggervi!
*La discussione andava avanti così da più o meno mezz'ora.*
Io, semmai, ho il dovere di proteggervi. Vi prego, ragazzi, ho già Nitram a cui badare...
*Ma i due giovani erano più che decisi a venire.*
Noi verremo, con o senza il vostro permesso. Se preferite potete anche lasciarci indietro, ma vi raggiungeremmo presto, e lo sapete meglio di me.
*Disse Jamie a un certo punto, generando stupore sia in Matty che in Michael, che lo guardò con aria piuttosto sorpresa e un sorrisino strafottente.
A quel punto lei che avrebbe potuto fare?
L'avrebbero seguita comunque...
Sbuffò esasperata, sperando che quello che stava per fare non portasse al disastro.*
Come volete. Ma sappiate che una volta lì non potrò proteggervi.
*I ragazzi annuirono on aria impavida.
Forse non si rendevano realmente conto di quello a cui stavano andando incontro... ma lei non poteva farci nulla.
Alò gli occhi al cielo, come in cerca di qualcosa.
Ovviamente non vide nulla: i residui della nuvola di Tempesta avevano reso il cielo ancora più scuro di quanto normalmente fosse di Notte.
Perciò dovette fare alla vecchia maniera: fischiò.*
Che diavolo....
Vi sto procurando un mezzo di trasporto.

*Disse lei, guardando i due ragazzi, piuttosto stupiti.
In breve si sentì un suono provenire dall'alto, come il richiamo di qualche uccello.
Jamie alzò gli occhi, incuriosito, e quel che vide lo stupì non poco: due giganteschi uccelli li stavano raggiungendo, volando in picchiata, più veloci del vento stesso.
Ma non erano affatto uccelli comuni.
Quando atterrarono potè accorgersene coi suoi occhi: non erano semplici uccelli, quelli.
Erano Grifoni.
Si avvicinarono alla Regina emettendo bassi versi, come a volerla salutare, e lei li accarezzò entrambi, grata del loro aiuto.
Michael osservava con gli occhi sbarrati per lo stupore.
Non aveva mai visto una cosa del genere in tutta la sua vita.*
G... Grifoni? Dobbiamo volare su dei Grifoni?
*Chiese, con un tono misto tra lo speranzoso e l'impaurito.
La Dea annuì, mentre sulla sua schiena si aprivano le grandi ali rosse.
Avevano assunto una tonalità più scura, da quando si era rifocillata con l'energia della Foresta.
Rosso sangue.*
Vi conviene sbrigarvi.
*Disse, alzandosi in volo.
I Grifoni parevano impazienti di seguirla per poter volare con lei.
Quante volte, prima, aveva desiderato di poterlo fare?
Sorrise appena, piuttosto amaramente: in verità aveva immaginato circostanze un pò più "felici" di quella.
Quando i due giovani Elfi, dopo un iniziale momento di stupore e imbarazzo, riuscirono a mettersi comodi in groppa alle creature, la Dea partì, dirigendosi verso occidente... verso le Paludi.
Le uniche volte che c'era stata lo aveva fatto insieme a Gabriel, per piccoli attacchi notturni nel corso delle Grandi Guerre.
Non avrebbe mai immaginato di essere costretta a tornarci.
Si accorse di volare piuttosto in fretta: i Grifoni erano un pò indietro rispetto a lei.
Così rallentò un pò, arrivando a volare tra i due animali, che emisero un verso gioioso.*
Certo che urlano, questi cosi...
*Disse Michael, che guardava verso il basso con espressione piuttosto affascinata.
Jamie invece si reggeva alla criniera dell'animale più stretto possibile, ad occhi chiusi per non guardare di sotto.
Evidentemente soffriva ancora di vertigini.*
Dobbiamo elaborare un piano.
*Disse Matty, decisa e secca.
Non aveva tempo per badare ai bambini, in quel momento.*
Atterreremo poco distanti dalla fortezza, dopodichè io sparirò. Voi due avrete il compito di distrarre Tempesta.
*Michael deglutì, piuttosto nervoso.*
Compito facile, direi...
Inventatevi il modo. Voi avete scelto di seguirmi, dopotutto... rendetevi utili.
*La Dea guardò il ragazzo, che la osservava costernato.
Al che addolcì un pò la sua espressione, che doveva essere piuttosto arcigna, in quel momento, e sorrise.*
Cercate solo di non cacciarvi nei guai.
*Sospirò nuovamente, guardando davanti a sè.
Mancava poco... poteva sentire il fetore degli influssi malefici di Tempesta.*
 
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view post Posted on 18/7/2011, 16:46     +1   -1
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tempesta oramai aveva curato le sue ferite con un misto di erbe di palude e magia nera all improvviso un uragano si scatenò attorno al rifugio la divinità attendeva la dea della terra usando nitram come esca
 
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view post Posted on 19/7/2011, 12:51     +1   -1
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*Volarono ancora per circa mezz'ora, dopodichè atterrarono.
Il terreno era tremendamente abbrutito e martoriato, quasi del tutto privo di vegetazione, segnato qua e là da profondi fossi in cui ristagnavano pozzanghere di acqua mista a melma, talvolta persino di sabbie mobili.
Nessun animale osava avvicinarsi a quei luoghi, eccezion fatta per insetti e pipistrelli, gli unici abitanti non troppo ostili di quel luogo.
Vederlo la addolorava, come al solito: com'era possibile che si vivesse così, senza tener minimamente conto del mondo attorno a sè?
Non volle pensarci: aveva cose più importanti a cui pensare.
Atterrò, seguita dai due Grifoni, nell'unico luogo lì intorno che avesse ancora dei residui di vegetazione: nulla più che un paio di poveri alberi ormai secchi e anneriti dalle intemperie.
Quando i ragazzi scesero dal dorso dei due animali, Jamie quasi svenne per la gioia: odiava staccarsi da terra, e forse quel viaggio era stato un pò troppo lungo per lui.*
Terra!!! Menomale...
*Matty sorrise al vederlo, come anche Michael, che scuoteva la testa con aria piuttosto rassegnata.
Non sarebbe mai cambiato, quel ragazzo...
Quando il giovane Jamie vide gli alberi lì intorno, così straziati dalla follia delle divinità oscure, fece una smorfia di dolore e provò ad avvicinarsi per curare quelle povere creature.
La Dea lo bloccò immediatamente, toccandogli un braccio.*
No, Jamie.
*Disse soltanto.
Il ragazzo parve capire: se avesse fatto una cosa del genere, Tempesta li avrebbe immediatamente scoperti.
Mentre i due Elfi si abientavano, Matty aveva lentamente ridotto la propria aura: ora si confondeva con la Terra stessa: in pratica era come se non esistesse.
Quando ebbe finito, feceun paio di cenni ai Grifoni, che si allontanarono in volo.
Ma non andarono via: avevano ricevuto l'ordine di restare nei paraggi.*
I Grifoni si sono allontanati: vi raggiungeranno quando sarà il momento di andarcene da questo posto.
*I ragazzi annuirono, anche se si vedeva che Jamie non era particolarmente contento della cosa.
Cercò di rassicurarli un pò, facendogli un sorriso: poteva sentire che erano spaventati da tutta quella faccenda... ma nonostante tutto riusciva a percepire anche la loro determinazione.*
Mi raccomando: questo non è un gioco.
*Detto ciò, la Regina scomparve in una nuvola di polvere.
Michael e Jamie si guardarono: ora veniva il difficile.
Ma entrambi sapevano che, in un modo o nell'altro, Matty era lì con loro e li avrebbe protetti.
Anche se lei diceva che non avrebbe potuto.*
Dunque... io e te dovremmo distrarre Tempesta.
*Disse Michael, ricapitolando la situazione.
Non credeva che l'amico, impegnato com'era a restare aggrappato alla criniera del Grifone, avesse sentito quel che Matty gli aveva detto in volo.*
Tu cosa proponi?
*Jamie guardò davanti a sè: poteva vedere una massa d'aria in movimento, una sorta di barriera, che circondava quello che a prima vista sembrava un maniero.*
Beh, prima di tutto dovremmo trovare un modo per eliminare quella. O quantomeno per far uscire Tempesta da lì.
*Michael ponderò la cosa: beh, sicuramente non era un'impresa facile.*
Quindi?
*Chiese.
Un'ideuzza in mente ce l'aveva... ma non era certo fosse la stessa idea che aveva avuto il suo compagno.
Jamie parve pensarci un paio di secondi, dopodichè si voltò verso Michael.
Aveva uno strano sorriso stampato in faccia... il tipico sorriso di un pazzo che stava per fare qualcosa di terribilmente pericoloso.*
Vedo che hai avuto la mia stessa idea.
*Disse il ragazzo, sorridendo anche lui allo stesso modo.
Le opzioni erano due: stavano per fare qualcosa di estremamente coraggioso... o di estremamente stupido.*
 
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view post Posted on 19/7/2011, 13:37     +1   -1
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nel frattempo l'angelo si era ripreso e si ritrovò in una cella tentò di teletrasportarsi fuori ma a quanto pare la cella era stata fatta apposta per contenerlo vi erano diversi cristalli sparsi attorno alla cella per impedire che potesse allontanarsi e le sbarre erano percorse da scariche elettriche davvero interessante disse il ragazzo iniziando a studiare il funzionamento di quella prigione e riportando i dati sull suo diariomagia oscura per impedire l'utilizzo di poteri disse segnando sul diario sbarre percorse da energia elettrica per impedire di toccarle...e la mia spada è la in fondo l'angelo tentò di usare i suoi poteri ma non funzionavano all interno della cella però si rese conto che poteva concentrandosi usarli all esterno della bariera tanti piccoli frammenti di tenebra iniziarono a concentrarsi intorno alla spada che si sollevò colpendo la guardia poi si diresse verso la cella appena raggiunta la bariera si conficcò a terra attirando l'energia magica tramite i cristalli nella lama e attirando l'elettricità della sbarre scaricandola a terra l'engelo riuscì ad usare i suoi poteri creando una lama oscura e tagliando alcune sbarre un gioco da ragazzi

nel frattempo tempesta aveva aumentato le difese dell maniero il luogo era pieno di arpie e angeli neri pronti in attesa della dea della terra

quando alcune arpie che volavano sopra la palude videro i due ragazzi attaccandoli dall altò
 
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view post Posted on 19/7/2011, 19:46     +1   -1
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*Jamie e Michael si stavano avvicinando con aria spavalda al fortino, camminando uno accanto all'altro.
Michael teneva la spada sguainata, guardandosi intorno in cerca di qualcosa che non riusciva a trovare, in perenne allerta.
Al contrario Jamie pareva piuttosto rilassato, ora che aveva di nuovo i piedi per terra.
La situazione non sembrava spaventarlo più di tanto.
A un certo punto, quando erano a metà strada, il giovane alzò gli occhi al cielo, spaventato da una presenza che aveva percepito.
Beh, non aveva tutti i torti: due arpie li stavano raggiungendo velocemente dall'alto.
Peccato solo che i Grifoni fossero lì vicino: non fecero nemmeno in tempo a vederli.
L'unica cosa che le arpie e i ragazzi poterono percepire fu il suono di artigli e becchi che squarciavano.
Non lo sapevano che le Arpie sono il cibo preferito dei Grifoni?*
Beh... grazie amici!
*Disse Jamie con un sorriso, mentre le due creature sparivano velocemente alla vista, col loro bottino di caccia ben stretto tra le fauci.
I ragazzi ripresero la marcia.
Alla fine arrivarono ai piedi del fortino.
Il vento era tremendo, tanto forte che rischiava di sollevarli da terra, ma Jamie non era preoccupato.
Evidentemente il Vegliardo era vicino a lui, in qualche modo.*
Ehi, Tempesta!
*Cominciò a chiamare a gran voce, sperando che la divinità lo sentisse nonostante il vento.
Anche Michael si unì al richiamo.
Ma che diavolo avevano in mente?*
Tempesta, vieni fuori! Non avrai mica paura?
*Decisamente non speo in che guaio si stavano cacciando.*

*Intanto, nella cella, mentre Nitram si liberava della guardia e riusciva a recuperare la spada, Matty, ben nascosta nel terreno, osservava la scena.
Forse il pennuto non aveva poi tutto questo bisogno di lei.
Questa volta non c'era alcun segno della sua presenza: nessun profumo, nessuna luce... nulla.
Neanche la sua aura era visibile.
Sapeva benissimo che Tempesta non aspettava altro.
Tutto ciò che doveva fare era aspettare.... cosa non lo sapeva.
Magari che Tempesta uscisse da quella specie di caserma.
Non poteva usare il ciondolo: sapeva che Tempesta era molto meno stupido di quel che sembrava.
Se si fosse concentrato avrebbe potuto benissimo percepire i suoi pensieri.*
 
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view post Posted on 19/7/2011, 19:58     +1   -1
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l'angelo stava tranquillamente esplorando la strana abitazione era un piccolo forte poi finalmente trovò ciò che stava cercano era un laboratorio solo un piano sopra alle celle c'erano diversi libri di magia nera e pozioni e una vecchia arpia che lavorava il giovane fece sparire le ali bianche lasciando solo quelle oscure anche gli occhi si fecero rossi mentre un tatuaggio appariva sul braccio hey vecchia strega non hai ancora finito con quella pozione disse l'angelo enro alla vecchia non c'è tempo da pardere

la strega si voltò verso il ragazzo gli occhi erano bianchi anche se sono cieca posso capire benissimo che non sei un angelo nero disse la vecchia ridendo
beh non si sa mai... disse il giovane avvicinandosi che prepari??

disse osservando il pentolone
la divinità della tempesta è tornata marridotta oggi questa è una pozione curativa disse la vecchia ma credo che lo sapessi già vero angelo dell equilibrio

perchè non dai l'allarme disse serio il giovane
quella ingrata è tornata solo per farsi curare ha occupato la mia casa con i suoi soldati...prima se ne va meglio è per me disse la vecchia
il ragazzo iniziava a leggere alcuni libri di magia nera riportando alcune formule sul diario

nel frattempo una delle guardie si stava dirigendo in laboratorio e il giovane angelo si nascose
hey vecchia strega non hai ancora finito con quella pozione disse la guardia
è pronta disse consegnandola alla guardia il giovane angelo usci allo scoperto colpendolo e nascondendo il corpo incoscente poi prese la pozione portandola da tempesta
 
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*Fuori, i due ragazzi continuavano a chiamare a gran voce Tempesta.
Ma a quel che sembrava la divinità non aveva nessuna intenzione di uscire.
O forse non li riusciva a sentire.
Così non si poteva andare avanti.*
Fratello, credo che dobbiamo cambiare strategia.
*Disse Michael a un certo punto.
Jamie no poteva essere più d'accordo: aveva urlato talmente tanto che ora si ritrovava col fiatone.*
D'accordo... mi sono stufato. Dammi la mano.
Che?
Fai come ti dico o il vento ti porterà via!
*Michael era stupito... a dir poco.*
Vuoi buttarti nella tana del lupo?
*L'altro annuì, serissimo.*
Vieni con me?
*Michael ci riflettè un attimo... ma non perse più di un paio di secondi.*
Certo fratello.
*Rispose, dandogli la mano.
Provò una sensazione di sicurezza mai provat prima: era come se vicino a lui non ci fosse Jamie, ma qualcun'altro.
I due, insieme, provarono a entrare, attraversando la barriera d'aria.
Jamie camminava normalmente, mentre Michael sembrava piuttosto "instabile", come se dovesse essere trascinato via da un momento all'altro.
Era incredibile.*

*Dentro, Matty seguiva ogni passo dell'Angelo, dall'apertura della cella all'incontro con l'Arpia cieca.
Non sapeva se provare orrore o pena per quella vecchia.
Probabilmente era solo pietà.
In ogni caso fu costretta a seguire il suo Angelo anche mentre si dirigeva dal suo nemico.
Non avrebbe saputo dire cosa sarebbe successo là sotto.
Poteva anche essere che si mettessero a "discutere pacificamente", ma Tempesta non amava le chiacchiere.
Se l'avesse scoperto sarebbe successo l'inferno...
Ma come poteva avvertirlo senza farsi scoprire?*
 
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view post Posted on 19/7/2011, 20:29     +1   -1
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l'angelo nero entrò nella sala principale che era stata trasformata in una specie di sala del trono in fretta e furia consegnando la pozione alla divinità
era ora dovrei farti punire per averci messo così tanto la divinità bevve la pozione e finalmente la ferita al collo si rimarginò e anche il veleno della dea della terra perse il suo effetto

l'angelo si era messo in disparte insieme ad altri angeli neri e arpie all improvviso una delle guardie entrò il prigioniero è fuggito
come è possibile che sia riuscito a fuggire la cella era a prova di potere disse la divinità scatenando una tempesta nella stanza
credo che il problema sia che la cella impediva di usare i poteri solo all interno della cella ma non all esterno disse l'angelo alla divinità io se fossi stato in voi avrei reso immune alla magia almeno tutta la stanza e non solo le celle disse il giovane
chi diavolo sei tu che osi parlarmi così direttamente disse la divinità furiosa
all improvviso una luce intensa illuminò la stanza accecando i presenti e l'angelo apparve con le quattro ali e l'armatura con la spada al fianco
il prigioniero disse l'angelo ridendo è stato interessante che tu abbia sfruttato il fatto che seguivo la dea della terra per proteggerla per catturarmi e usarmi come esca l'unico problema è che mi hai sottovalutato....dimentichi di chi sono figlio disse tranquillo
PRENDETELO gridò la divinità

l'angelo chiuse gli occhi e iniziò a schivare gli attacchi c'erano frecce oscure e piccoli tornado d'aria che noia tutto qui...vediamo se indovino il fatto che non ci siano ingiro vampiri significa che è solo un idea tua l'attaccare la dea...direi che se fallissi saresti un po nei pasticci con la mia cara madre il giovane impugnò la spada con la sinistra
per prima cosa si diresseverso un angelo nero attaccandolo l'angelo creò una lama oscura ma essa venne assorbita dalla spada nitram lo colpì lanciandolo conto una della pareti facendolo svenire avanti più attacchi da parte vostra più forte divento...vi consiglierei di far attaccare solo le arpie...
 
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view post Posted on 19/7/2011, 20:38     +1   -1
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*Oh, bene, ora si che erano a posto!
Come al solito, Nitram aveva fatto la sua entrata teatrale...
Beh, ora toccava a lei, se non voleva che il suo Angelo finisse a fette.
Ma non fece in tempo: la porta si spalancò, buttata giù da un tronco mosso dalla telecinesi, e due Elfi particolarmente inferociti si tuffarono dentro la stanza a tutta velocità, urlando come pazzi.*
Caricaaaaaaaa!!!!
*Michael si tuffò contro un'Arpia, mentre Jamie si occupava di un Angelo Nero: era una sua impressione o gli aveva appena tirato il tronco addosso?
Beh, decisamente ora toccava a lei...
Il terreno prese a tremare violentemente, come se la casa stesse per crollare, ma lei non aveva nessuna intenzione di distruggere la casa della vecchia Arpia.
Piuttosto voleva fare anche lei un'entrata teatrale: ogni singolo chiodo presente uscì dal proprio cantuccio e si diresse contro ogni essere lì presente.
L'Arpia contro cui stava combattendo Michael se ne trovò uno in un piede, il che rese molto facile all'Elfo finirla.
Poi un mobile enorme si sollevò in aria, spezzandosi in due.
I pezzi grossi si diressero entrambi contro Tempesta, gli oggetti contenuti al suo interno invece contro le varie Arpie e Angeli Neri presenti.
Era un vero inferno... ma lei lo aveva previsto.*
Ciao, Tempesta... ti ricordi di me?
*Un boato impressionante scosse tutto, mentre Matty parlava.
Quel posto era troppo piccolo per contenere tutto quel potere.*
 
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view post Posted on 19/7/2011, 20:49     +1   -1
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come al solito agite senza pensare disse l'angelo guardando i tre combattere primo tesoro che ci fai qui?? è una trappola fatta apposta per te e tu ti presenti così...con loro due come scorta?? disse guardando i ragazzi che facevanod el male a un povero angioletto nero e a una piccola arpia l'angelo apparve tra jemie e l'angelo bloccando il ragazzo non vedi che è privo di sensi non è necessario infierire disse il giovane mentre una catena di luce legava l'angioletto

nel frattempo l'arpia stava per creare un enorme tornado verso il povero elfetto michael... l'angelo scomparve di nuovo prese il giovane elfo portandolo dall amico ed allontanandolo dalla tempesta
mi scusi milady arpia se lei insiste con l'attaccare sono costretto a difendermi gentilmente potrebbe evitare di lanciare folate di vento a casaccio se non vuole farsi del male

l'arpia non ascoltava l'anciando una folata di vento così forte che i due ragazzi vennero sbalzati via peggio per voi l'angelo fece un balzò e conficcò la lama su una delle pareti creando un appoggio poi usandola come base balzò verso l'arpia cadendogli addosso recuperando poi la lama con una corda oscura ... l'arpia a terra tentava di mordere il ragazzo ma il giovane la legò per bene in questo posto non si riesce mai a fare due chiacchere in pace...
 
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view post Posted on 19/7/2011, 20:57     +1   -1
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Secondo te perchè sono venuta, genio?
*Chiese la voce dal terreno, diventando sempre più forte... perchè ovviamente Matty era sempre più furiosa.
Forse non doveva andare a salvarlo, dopotutto.*
So benissimo che è una trappola... ma nonostante tutte le tue follie sono qui per tirarti fuori dai guai e riportarti a casa vivo. Sempre a meno che tu non abbia voglia di fare lo stupido.
*Non disse più nulla: sapeva benissimo che Tempesta avrebbe potuto sfruttare la cosa a suo vantaggio.
Ma era più forte di lei: a volte l'Angelo si comportava in modo così assurdo che lei semplicemente non riusciva a restare calma!
Michael e Jamie rimasero letteralmente pietrificati.
Non sapevano più che fare... si erano gettati a capofitto in una situazione alquanto... contorta.*
Ehm... veramente...
*Provò a dire Jamie, facendo un passo avanti.*
Siamo stati noi a voler venire: lei voleva lasciarci nella Foresta.
Menomale che qualcuno qui ha un pò di buonsenso!
*Ok... la scena si stava trasformando in una commedia..*
 
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all improvviso tutti i nemici attaccarono contemporaneamente il gruppo ma i colpi colpirono un enorme barriera che divideva la stanza a metà i cristalli presenti nella camera si erano attivati creando un enorme barriera
la vecchia arpia cieca entrò dalla porta alle spalle del ragazzo uscite subito da casa mia TUTTI sembrava proprio furiosa

come osì metterti contro di me vecchia ingrata disse la divinità della tempesta
l'angelo apparve dietro a tempesta per poi scomparire e portarla fuori all improvviso tutti i soldati e jemie michael si trovarono fuori dalla abitazione che scomparve nel nulla
ho fatto appena in tempo a trasportarvi tutti disse l'angelo ridendo comunque TEMPESTA sei tu l'ingrata la vecchia ti ha curato ti ha offerto la sua casa come riparo e tu l'hai trasformata in una trappola per la mia amata poi si voltò spero che tu sia riuscita ad uscire in tempo dovresti essere nel terreno ... almeno così sperava
 
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*I ragazzi si ritrovarono fuori così all'improvviso che neanche se ne resero conto.
Ma che cavolo era successo?
Quando si voltarono la casa dell'Arpia era sparita nel nulla.*
Ma che... dove... Jamie?
Non ne ho idea.
*Rispose semplicemente lui.
Proprio non riusciva a spiegarselo.
Intanto i Grifoni si facevano sentire dall'alto: evidentemente avevano ancora fame.
La cosa fece fuggire a gambe levate tutte le Arpie rimaste.
Poi, quando l'Angelo si rivolse alla Dea della Terra, lei emerse di fronte a lui.*
Sono proprio qui.
*Disse soltanto.
Guardò Tempesta negli occhi, pronta a qualunque cosa avesse cercato di fare.
Perchè sapeva che avrebbe cercato di fare qualcosa.*

XD Figata... su canale 5 c'è un film... la protagonista la chiamano "signorina Greenleaf" XDDD
 
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ve lo spiego io disse il gioavne ai due reagazzi in tutte le stanze di quella abitazione erano preddisposti cristalli la dea delal tempesta volava usare la casa come un enorme trappola per la mia cara deuccia però non ha tenuto conto del vero scopo di quei critalli disse il ragazzo tranquillo la vecchia arpia sapeva che prima o poi la sua abitazione sarebbe potuta diventare un campo di battaglia e quaindi ha creato questo piccolo incantesimo...ora è come se la casa non esistesse nessuno può entrarvi o uscirvi senza un apposito controincantesimo disse il giovane mostrando il suo diario questo è l'incantesimo sul quale era aperto il libro di magia della vecchia arpia.. sul libro c'era scritto INCANTESIMI DIMENSIONALI è un genere di incantesimi davvero molteplici si può rendere un armadio grande come un castello oppure come ho fatto io con questo diario mantenere alcune pagien del libro in un altra dimensione per risparmiare spazio e peso....alcuni maghi creano sacche piccole ma in grado di contenere milioni di oggetti....la strega ha creato una dimensioen magica nella quale trasportare la sua casa i cristalli creavano un cerchio magico se osservati attentamente
 
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