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| Rise. Mora? Ahaha, cielo io odio le more.. Si strinse nelle spalle. Immagino debba berlo comunque. Prese la boccetta e l'avvicinò alla bocca. Dei, che saporaccio! Sentì il liquido scenderle per la gola come fuoco vivo. Le fiamme si propagarono per tutto il corpo, infiammandole gli arti, la testa, tutto. Non era doloroso, ma ebbe la sensazione che qualcosa si strappasse e l'abbandonasse per lasciare spazio ad un'entità a cui non aveva mai fatto caso, ma che era presente nel suo io dalla sua nascita, ma che lei aveva sempre represso. Finì il liquido nero. Che schifo. Commentò. Si sentiva diversa, ma in qualche modo sempre la stessa. Sentì la schiena formicolarle, la tastò e represse un gemito. Le erano apparse due ali nere. Intercettò un piccolo specchietto fra gli scaffali. Vi si specchiò. Gli occhi si erano scuriti, l'argento aveva lasciato il posto al viola e sotto all'occhio destro l'abituale marchio rosso si era trasformato in tre graffi verticali, neri. Improvvisamente avvertì che la sua temperatura corporea era scesa, segno che il suo potere demoniaco era nullo. Con disagio notò che faticava a reprimere la rabbia. Eppure la pozione non avrebbe dovuto intaccare il suo carattere. Guardò il mago. Perchè non riesco più a controllare bene la mia rabbia? Sorrise sardonica Non era previsto nell'affare, o sbaglio?
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