| *La Regina sospirò, guardando rapita il Sole e i suoi primi, timidi raggi, che si facevano faticosamente spazio tra le rocce delle montagne. Forse quella mattina ce l'avrebbe fatta anche senza il suo piccolo incoraggiamento, ma era di buon umore, e aveva voglia di fare qualcosa. Lasciando che il vento leggero di quella mattina le scompigliasse i capelli, chiuse gli occhi, percependo tutta la vita che c'era lì intorno. Vita che, per la maggior parte, proveniva proprio da lei, ma non ci badò, pronunciando le parole di rito con voce bassa, che si fondeva col mormorio delle foglie al vento. Non durò molto: in fondo, quella mattina anche il suo Signore sembrava stare particolarmente bene. Dopo un paio di minuti, l'Elfa riaprì gli occhi, tenendoli fissi sul sole e disse, con lo stesso tono del giorno in cui Nitram aveva provocato quell'eclissi* Sorgi! *E lui, obbediente, abbandonò il suo rifugio tra le montagne e iniziò il suo cammino quotidiano nell'alto dei cieli. La voce e lo sguardo della dea tornarono normali, e lei rimase qualche secondo ferma, come incantata. Poi scosse impercettibilmente la testa.* Nitram.. *Un sussurro. Eppure era certa che fosse lì. Lo aveva percepito.. Ma non voleva farglielo capire, anche perchè credeva che si sarebbe fatto vivo lui.*
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