| Da quando Matty era sparita nel nulla lei non s'era fermata un attimo.
Aveva incrociato vari angeli ma nessuno di loro, apparte un lieve inchino puramente falso, le aveva rivolto la parola. Aveva cercato di essere il più solare possibile, addirittura qualcuno di loro l'aveva guardata stranamente come se stessero pensando che la Dea fosse ammattita del tutto. Chissà forse era così.
Prese con una mano il lungo vestito, chiedendosi se il suo piano avrebbe prima o poi funzionato. Si disse che non doveva porsi quella domanda in quel momento, ormai non poteva più tornare indietro.
Corse velocemente giù per le scale, alcuni angeli guardiani s'inchinarono a lei, ma non ci fece nemmeno caso. Recuperò le chiavi delle celle e si diresse verso gli angeli.
Stavano parlando fra loro ma non riuscì a sentire bene cosa stessero dicendo e, quando si palesò davanti a loro, smisero di parlare, impedendole di sentire. Decise di lasciar perdere.
Sono venuta a liberarvi disse, accennando ad un sorriso falso Capisco di essere stata troppo dura con voi. Siete miei seguaci, come potete fare ciò di cui vi ho accusato? Vi chiedo di perdonarmi.
La recita stava riuscendo bene, pensò. Aprì, con le chiavi, le porte della cella, vedendo gli angeli guardarsi fra loro straniti.
Volete che facciamo qualcosa per voi, mia signora?
Uno di loro domandò. Lei lo guardò inizialmente con astio, quasi si stesse domandando se non la stessero prendendo in giro ma, vedendo che lui stava tremando sotto il suo sguardo, decise di fare faccia da poker.
No. Non c'è nulla che potete fare per me. Riposate, sono sicura che ne avete bisogno. Vi chiedo ancora scusa ma in questo periodo sono molto stanca e non ragiono bene. Credo andrò a dormire nelle mie stanze.
Disse, cercando di risultare affatica. E in effetti non le riuscì particolarmente difficile visto che lo era davvero. Gli angeli non dissero nulla se non fare un lieve inchino e allontanarsi velocemente.
Non chiese loro nulla: tutto tempo perso.
Strinse con forza la collana, con cui di solito si collegava con Nitram e Matty.
Ora toccava a loro.
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