Liberare gli angeli

*Mentre Ell saliva verso le sue stanze, qualcun'altro scendeva verso i sotterranei.
Non era una presenza fisica, una persona, quanto piuttosto una sottile presenza, come una fragranza profumata.
Sì, era davvero una sorta di profumo: un dolce odore di fiori.
Nessuno avrebbe mai creduto che, dietro quel segno quasi impercettibile, si nascondesse qualcosa di ben più grande...
Quel "qualcosa" si imbattè nella Regina degli Angeli giusto mentre usciva dalle segrete.
Si sentì un lievissimo tintinnio... e poi una voce che solo Ell poteva percepire.*
Io sono qui... Nitram sta arrivando. Riposatevi tranquilla: se ci saranno problemi vi avviserò.
*Dopo aver detto quel che doveva, la fragranza profumata scomparve nel nulla...
Certo, era faticoso fare in modo di rimanere nascosta nel pavimento o nei muri, ma Matty era pronta a tutto, pur di aiutare la sua Regina.
Ne seguì i passi, facendo scomparire il profumo per non allarmare le guardie, e alla fine arrivò alle celle degli Angeli, dove i due, ancora sconcertati per essere stati liberati tanto in fretta, si stavano guardando in giro.
Era come se non fossero sicuri su cosa dovessero fare.
Sotto i loro piedi, silenziosa, la Terra attendeva un loro passo.
Ovunque andrete, cari i miei Angioletti, io sarò sotto i vostri piedi...
Pensò, con un che di divertito, quasi.
Le pietre su cui gli Angeli poggiavano i piedi parvero diventare un pò più chiare, quasi la Regina stesse sghignazzando..
Ma col buio che c'era là sotto nessuno se ne accorse.
Finalmente i due pennuti, dopo essersi scambiati sussurri incomprensibili, cominciarono a muoversi, salendo le stesse scale che aveva salito prima la Regina.
Sotto i loro piedi, dovunque li poggiassero, una pietra diventava un pò più chiara delle altre...*

*Una voce proveniente da un ciondolo che Matty ormai conosceva fin troppo bene le comunicò una sorta di cambiamento di programma.
Nitram voleva infiltrarsi per essere condotto al nascondiglio?
Bene, per lei non c'erano problemi.*
Credo ti convenga passare dalle stanze di Ell e avvertirla.
*Comunicò, stando attenta a non perdere di vista i piedi di quei due pennuti.
Improvvisamente si ritrovarono nella sala d'ingresso, quella dove solitamente Matty aspettava che la Regina la ricevesse.*
Noi siamo all'ingresso del Castello. Appena usciti dalle segrete.
*Non riusciva a sentire cosa i due si stessero dicendo, semplicemente perchè era già molto complicato concentrarsi sul non rivelare la propria presenza.
Tutti i suoi sensi erano impegnati nell'evitare di spargere profumo di fiori nell'aria o colori troppo vivaci su piante e pietre.
Ascoltare anche le conversazioni era un lusso che non si poteva permettere.*

*All'improvviso, mentre Matty stava ancora comunicando con l'Angelo, i due pennuti che la Regina stava seguendo raggiunsero un gruppo consistente di Angeli, e iniziarono a parlare abbastanza animatamente con loro.
Sembrava che ci fosse qualcosa di importante, nell'aria... ma Matty non riusciva a capire cosa, perchè non poteva sentire cosa stessero dicendo.*
Credo che qui stia per succedere qualcosa.
*Pensò intanto, sapendo che Nitram la stava ascoltando.
Non sapeva dove fosse l'Angelo, ma non poteva certo chiederglielo in quel momento: doveva cercare di comprendere cosa stessero dicendo.
Non riuscì a percepire molto, di quella conversazione, attenta com'era a fare in modo che nessuno degli Angeli presenti scorgesse qualcosa di "strano" nel pavimento marmoreo, perciò decise di rischiare.
Doveva lasciarsi andare per un attimo... fare in modo che qualcosa apparisse più vivace del resto della Sala... solo così avrebbe potuto capire che stava succedendo.
Optò per una pianta vicina al luogo in cui gli Angeli stavano discutendo: era in fiore, perciò poteva benissimo far credere che avesse fiorito "meglio" del solito.
A volte capitava che una pianta fiorisse con colori più vivaci del solito...
Così, immersa nel nettare di quel fiore così bello, che divenne improvvisamente più rosso della più bella tra le rose, Matty potè ascoltare in pace la conversazione.*
...dunque pare che vi abbia lasciati andare e basta.
*Diceva uno degli Angeli che i due avevano raggiunto.*
Sì... credo. Insomma, non ci ha dato nessun'ordine, ha detto di andare a riposare e basta. Credo proprio che sia così.
*Rispose invece uno degli Angeli che la Regina aveva seguito... il più alto dei due.
Sembrava in un certo senso dubbioso, ma Matty non avrebbe saputo dire il perchè.*
E, dì un pò...
*Fece un altro degli Angeli presenti.*
... non vi ha seguito nessuno?
No, di questo sono più che certo.
*Un sogghigno silenzioso espresse tutta la soddisfazione della Regina, nel sentire quelle parole.
Gli Angeli si guardarono in faccia per un attimo, dopodichè quello che aveva parlato per primo chiese, in un certo senso preoccupato.*
Non è che vi ha toccato? Potrebbe avervi fatto qualche Incantesimo...
Non ci ha sfiorati nemmeno con un dito.
*Rispose prontamente l'altro Angelo che Matty aveva seguito.
A quelle parole tutti parvero più sollevati.*
Perfetto. Credo sia tutto in ordine, allora. Andate pure.
*Maledizione!
Pensò Matty, infuriata con sè stessa: se avesse ascoltato tutta la conversazione, magari avrebbe saputo in anticipo che cosa i pennuti stessero per fare.
L'unica cosa che vide fu il gruppo di Angeli che si allontanava da una parte e gli altri due che spiccavano il volo per uscire dal Castello.*
Sono usciti.
*Comunicò con aria seccata la Regina.*
Non sono riuscita a capire dove devono andare, perciò devi seguirli tu. Purtroppo io non posso volare.
*Altra cosa che odiava dover ammettere.
Certo, in teoria poteva "farsi aiutare" da un qualche uccello... ma non le piaceva farlo, come non le piaceva farsi aiutare in quel modo dal fiore in cui si era rifugiata.
Fu per questo che decise di tornare sul pavimento, mettendosi alla luce per evitare che si notasse il colore più chiaro del marmo.*
Dimmi dove atterrate e io ti raggiungerò. Non farti vedere e fai in modo che non si accorgano di niente.