| *Era assurda, tutta quella situazione... completamente e irrimediabilmente assurda.
La sua Signora era lì, letteralmente "a un passo", e loro due stavano parlando di Nitram...
Neanche fossero davvero una "famiglia" normale.
No, era impossibile: la Regina degli Elfi sentiva dentro al petto, sì, proprio nel petto, che c'era qualcosa che non andava come doveva.
Forse era solo una stupida sensazione: dopotutto, non era mai stata brava nel prevedere il futuro, ma non riusciva a fare a meno di pensare che c'era qualcosa che non andava.
Magari lo pensò solo quando le mani calde della Regina la presero per le spalle.
O magari cominciò a pensarlo quando lei le parlò a voce così bassa che, se non fosse stata una Dea, avrebbe faticato persino a comprendere...
Fatto sta che era ciò che sentiva, e che in un certo senso quel suo presentimento fu confermato dalle parole della Sovrana degli Angeli:
"Tienilo lontano da Notte e, se puoi, cerca di salvarlo. Solo tu puoi fare qualcosa."
Che intendeva?
Forse il pennuto si era cacciato nei guai con la loro nemica?
No, non poteva essere... non era così stupio, o almeno non così tanto da andare da lei per parlarle.
O forse lo era?
In ogni caso, lei non poteva saperlo.
Fece solamente un sorriso ironico quando la sua Signora le disse che solo lei era in grado di tenerlo lontano da Notte.
Certo, come no...*
Voi non lo conoscete affatto, allora.
*Disse, abbassando lo sguardo e voltandosi, sfuggendo, seppur a malincuore, dalla stretta della sua Regina.
Era strano, ma ogni volta che le venivano in mente gli avvenimenti di qualche mese prima, si incupiva...
Forse era lei quella stupida.*
Nessuno è in grado di fermarlo, se si mette in testa qualcosa: nemmeno la donna che dice di amare... nemmeno una Dea.
*E mentre parlava tutti i ricordi dolorosi della sua partenza, di quando l'aveva abbandonata per "andare all'avventura" tornarono alla mente.
Per la sua Regina non sarebbe stato difficile capire che non stava mentendo, in quel momento: lei era la sola in grado di leggerle il cuore.*
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