| *Luce... era semplicemente dappertutto. Ovunque si guardasse, da qualunque parte si dirigesse lo sguardo, si vedeva solo luce e, più in basso, una grossa ombra scura: la terra. Già, proprio così: da lassù la terra, la SUA terra, non era altro che una massa informe popolata da moscerini che vivevano sotto il costante controllo di un qualcuno di superiore, talmente tanto superiore che non si immischiava delle loro faccende infime se non tramite i suoi collaboratori. Ma non lo faceva per disinteresse: semplicemente pensava ai problemi più impellenti, invece di preoccuparsi della vita quotidiana del popolo. Dopotutto, era anche per questo che esistevano, lei, Gabriel e Lola, giusto? Quel particolare giorno, Matty aveva ricevuto una chiamata, la prima dopo tanto, troppo tempo... le veniva chiesto di recarsi su, nel luogo a cui è concesso accedere solamente agli Angeli e agli dei. Doveva discorrere con qualcuno di qualcosa di molto importante. Già, ma cosa? Che ci poteva essere di tanto urgente, per far scomodare colei che pensa solo ai problemi più gravi di tutti? Non sapeva se essere preoccupata o felice, mentre attraversava i bianchi cortili della reggia angelica, coperta da un mantello argenteo che nascondeva le orecchie appuntite e i lunghi capelli biondi. Attraversò una gigantesca porta d'ingresso, sorvegliata da guardie angeliche in armatura, dopodichè la vide: la Reggia degli Angeli. Era gigantesca, completamente bianca.... a prima vista poteva sembrare quasi fredda, ma la luce non lo è mai. Se solo provava a guardare fuori veniva completamente accecata... accecata dal Sole. No, decisamente quel posto era tutt'altro che freddo. Con passo lento, la Regina, che in quel luogo si sentiva tutt'altro che Regina, si diresse al centro della gigantesca sala d'ingresso della Reggia, attendendo. Chissà di che doveva parlare, quel giorno?*
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