| *Fu dopo non più di dieci minuti da quando stava seduta su quel tronco cavo, che la Regina sentì, o meglio, vide, un qualcosa di sospetto. Non che avesse visto l'Angelo, visto che comunque era lontano... aveva semplicemente sentito il verso di un grosso uccello rapace, si era voltata, e aveva avuto il piacere di vedere, a meno di un paio di metri da lei, accanto a un albero, un grosso falco, di uno stano colore tra il marrone e il grigio. Doveva essere molto vecchio... un pò come lei. Sorrise, guardandolo volare intorno al suo nido, per poi allontanarsi e andare dritto verso di lei. La Regina lo lasciò posare su una delle sue spalle, dopodichè prese ad accarezzare il grosso becco con un dito, sorridendo.* Io e te siamo simili, sai? *Fece, a bassa voce, guardando il grosso uccello. Il falco cominciò a pulirsi le piume col becco a punta, operazione che durò non poco. Poi, improvvisamente, raddrizzò il capo, allarmato, come se avesse sentito una qualche presenza. E in effetti non aveva tutti i torti: anche la Regina percepiva qualcosa, di molto vago.. Una strana sensazione.* Senti anche tu, vero? *Sussurrò, guardando il falcone tenere le ali aperte, minaccioso. Aveva lo sguardo fisso in un punto, come se avesse visto qualcosa. La Regina non poteva credere altrimenti, conoscendo quegli uccelli: i loro sensi non li ingannavano mai. Così lo prese su una mano, lo guardò nei grandi occhi dorati un paio di secondi, e infine gli sussurrò* Portami da quello che hai visto. *Il falcone spiccò il volo, e la Regina lo seguì, a piedi, senza fretta, visto che lui volava basso e lei era perfettamente in grado di vederlo anche a una discreta distanza. Camminava dietro gli alberi e i cespugli, la Regina, celandosi alla vista e muovendosi senza produrre alcun suono. L'unico segno della sua presenza era un lieve rumore di sassi che si muovono, come il rumore che fanno i ciottoli sul letto di un fiume. Quel rumore lo facevano le pietre dei Nani, che aveva in tasca... Ma non credeva fosse così forte perchè riuscisse a sentirsi. Sollevò lo sguardo, cercando il grosso rapace grigio, e lo vide, appollaiato sul ramo di un abete, guardare fisso in basso. Seguì il suo sguardo.. e vide l'Angelo, a una trentina di passi da lei, intento a prendere appunti.* Di nuovo.. *Pensò. Ma questa volta sorrideva, nel pensarlo.*
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