Sunrise & Sunset (Alba e Tramonto)

inseguendo gli angeli ribelli

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view post Posted on 2/5/2010, 13:50     +1   -1
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Utente Anziano Saggio

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*Non fece nemmeno in tempo a vederlo ricomparire, questa volta nella sua versione "normale", che sentì qualcosa bloccarle i polsi.
Alzò lo sguardo e incrociò gli occhi dell'Angelo, concentrato mentre faceva qualcosa che lei, sul momento, non comprese.
Abbassando di nuovo gli occhi potè vedere parte della nube nera che la circondava andare verso Nitram, e parte della luce del sole venire verso di lei.
Fu quello a farle perdere del tutto le staffe.
Mentre la terra riprendeva a tremare, forse più forte di prima, una luce verde, molto più scura e intensa di quella che di solito illuminava le mani della dea quando faceva quel genere di cose, le circondò i polsi, per poi diffondersi in tutta la mano.*
Lasciami andare...
*Ringhiò, come avvertimento.
Ma non aveva voglia di aspettare che lui facesse qualcosa: forse perchè sapeva che non avrebbe fatto niente.*
LASCIAMI!
*Urlò poi, e con lei tutto il bosco, la terra, gli animali e perfino le montagne.
Dalle sue mani, appoggiate contro il petto di Nitram, partì un fascio verde, pieno di una potenza inimmaginabile per qualunque mortale e, forse, anche per gli altri dei.
Era quello il potere che aveva usato per fare ciò per cui gli Elfi, i Nani e parte degli Umani l'adoravano... e insieme a quel potere c'era anche il potere oscuro e malefico del ciondolo, che riversò tutta la sua forza in quell'attacco per evitare di essere preso dall'Angelo.
Che sarebbe successo a quel punto?*
 
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view post Posted on 2/5/2010, 13:54     +1   -1
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angelo dell equilibrio

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non posso fare molto a questo punto non mi resta che rimanere così fino a quando mi sarà possibile sperandpo che finisca tutto bene il petto di nitram era stato trapassato da parte a parte e un enorme quantità di sangue continuava ad uscire sto facendo tutto questo per te...non posso lasciare che finisca così continuerò fino a quando non avrò più forza...beh almeno morirò tra le tue braccia l'angelo continuò a fare il suo lavoro tentando di ignorare il dolore poco alla volta l'aura oscura della dea cominciava a diminuire
 
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*Emika*
view post Posted on 3/5/2010, 08:45     +1   -1




Era successo tutto troppo velocemente perché la Regina potesse veramente capire che diavolo stesse succedendo.
Le parole di Nitram le rimbombavano nel cervello ma la verità era un'altra: quel ciondolo maledetto sarebbe dovuto essere distrutto da molti anni, eppure lei aveva continuato a tenerlo.
Nitram ora stava cercando di tenere bloccata la dea degli elfi ma era tutto fuorché una cosa facile.
Prima che potesse intervenire in qualche modo, Matty fece partire da s stessa una luce potente, un colpo mortale di sicuro proprio verso Nitram.
Un fiotto di sangue fuoriuscì dalla ferita dell'angelo ma lui non si allontanò, anzi, continuò a tenerla e a sussurrarle parole per far tornare la Matty di sempre.
La regine degli angeli si avvicinò velocemente, lanciando una rapida occhiata all'angelo dell'equilibrio.
Qualche altro minuto e sarebbe stato spacciato.
Si voltò verso Matty, allungando la mano verso il suo ciondolo e strappandolo poco gentilmente dal suo collo dov'era appeso.
Questo potere malefico ha qui la sua fine.
Lo strinse talmente forte da sbriciolarlo: avrebbe dovuto farlo anni fa e tutto quello che era accaduto non sarebbe successo.
Una forte luce si sbriciolò dal pugno chiuso della regina che chiuse gli occhi, mentre l'accecante bagliore si sprigionava in tutta la foresta e un forte boato fece tremare la terra molto più di quanto non avesse fatto prima.
Era così. Il potere di quella gemma era talmente forte e potente che era difficile, anche per la regina stessa degli angeli, da controllare e ora finalmente il regno di terrore di quella pietra maledetta si concludeva in quel preciso momento.
La terra smise di tremare e la luce accecante entrò la regina con un gemito soffocato di dolore.
Alzò gli occhi, avvicinandosi ai due ancora nella medesima posizione.
Mise una mano sulla spalla di Nitram e lo tirò via, facendolo coricare a terra.
Lasciami fare. Questa ferita è grave ma può essere curata. Lasciami fare.
Ripete le ultime due parole un paio di volte prima di sollevare la camicia e sfiorare la ferita nel petto dell'angelo.
Era profonda e usciva molto sangue: Matty c'era andata giù pesante. Prima di pensare a lei, però, lei che comunque stava bene grazie a Nitram, doveva pensare a Lui.
L'aveva abbandonato una volta, non lo avrebbe fatto una seconda.
Pose le mani sulla ferita, una flebile luce si diradò dalle sue mani, avvolgendo il corpo del ragazzo come una coperta.
So che per te è difficile, essendo un angelo dell'equilibrio troppa luce ti da fastidio, ma cerca di resistere, per favore.
Era affaticata, la Regina, gli occhi erano semichiusi e piccole gocce di sudore le scivolavano sulla fronte.
Aveva bisogno di una mano. Della mano di una persona fidata. Si voltò verso Matty, ancora in piedi e le fece cenno di avvicinarsi, con un sorriso tirato.
Matty? Vieni. Ho bisogno del tuo aiuto.
 
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view post Posted on 3/5/2010, 08:55     +1   -1
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l'angelo si era accasciato tra le braccia di matty appena ell aveva rotto il ciondolo era svenuto lo sforzo era stato troppo per il ragazzo che in fondo era un essere umano
 
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*Emika*
view post Posted on 3/5/2010, 17:36     +1   -1




La Regina degli angeli lo vide svenire fra le braccia di Matty, subito dopo averlo posato a terra.
Gli prese una mano fra le sue, sperando di fare ancora in tempo per salvarlo.
Stai tranquillo, ti sento, ci sei., sussurrò la Regina, le lacrime agli occhi per lo sforzo di chiudere la ferita e di far uscire meno sangue possibile da quel dannato taglio al petto.
Matty sembrava in stato di shock e non rispondeva né decideva di muoversi.
Doveva pensarci lei.
Merda, Nitram, non permetterò che tu te ne vada! Ucciderò quell'angelo se tu muori quanto è vero che sono la Regina!
Gridò, con tutto il fiato che aveva in corpo mentre, dalle sue mani, un fiotto più potente degli altri, di luce, si dipanava per arrivare al petto dell'angelo.
Ne fu accecata lei stessa, ma non tolse assolutamente le mani da dove erano posate.
Sentì un forte calore sul petto di Nitram, e il taglio al petto smise di sanguinare in poco tempo.
La ferita non era chiusa ma almeno l'emorraggia s'era fermata.
Lasciando andare la mano del ragazzo, passò la sinistra sulla ferita facendo in modo che, piano, piano con fatica si chiudesse e rimarginasse anche se un accenno di cicatrice sarebbe rimasta.
Finalmente dopo diversi secondi, la ferita si rimarginò e il ragazzo riassunse un colorito meno terreo.
La regina lasciò il corpo del ragazzo, barcollando, in piedi, verso un albero poco distante.
Inspirò profondamente, per non svenire a sua volta, ma scivolò a terra, poggiando la testa al tronco dell'albero.
Quantomeno, Nitram era vivo.
 
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view post Posted on 3/5/2010, 19:29     +1   -1
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*Un lampo verde, seguito da un lampo bianco e un fortissimo boato proveniente dalle viscere stesse della terra, la SUA terra, e poi il rumore di qualcosa che si sbriciolava.
Poi più nulla.
La Regina degli Elfi era rimasta come impietrita, con la mano destra bloccata sul suo petto, dove fino a qualche secondo prima c'era stato attaccato quello stesso amuleto che Ell aveva appena distrutto.
Com'era possibile?
Che diavolo era accaduto?
Non riusciva a capire più nulla, ormai: guardandosi intorno vedeva alberi delle dimensioni di colonne, coperti di licheni e deturpati da orribili escrescenze e spine.
Sotto di lei, la terra stessa era diventata nera... come del resto le rocce più grosse che c'erano lì intorno.
Era stata lei a compiere quello scempio?
Ma poi, la cosa che la addolorò più di tutto il resto.
Sentì delle voci... la voce della sua Regina, che gridava e poi sussurrava, che la chiamava, anche se invano: non riuscì a comprendere cosa fosse successo se non quando vide il corpo di Nitram sdraiato accanto alla sua Regina, lì, inerte...
Morto?
Si portò una mano alla bocca, attonita.
Chi lo aveva ridotto così?
LEI?
Era stata lei a ferirlo in quel modo?*
No... no, no...
*Scuotendo la testa, chiuse gli occhi, strigendoli così forte che quasi si fece male.
Ma come aveva potuto?
Che essere abietto era diventata?
Si mise di spalle, piangendo in silenzio, mentre Ell faceva ciò che doveva.
Percepì di nuovo la presenza di una forte luce, una luce curativa... poi il suono rassicurante del cuore dell'Angelo che riprendeva a battere normalmente.
Sospirò, asciugandosi le lacrime, dopodichè corse via... lontano da quella cella verde e turpe, lontano dal corpo esanime di Nitram.
Lontano da ciò che aveva fatto.
Si bloccò solo fuori dal bosco, nella radura spoglia dove tutto quel casino aveva avuto inizio.
Riconobbe la roccia in cui si era nascosta, aspettando il momento migliore per poter strappare il ciondolo al ribelle, e andò ad accucciarvisi sopra.
Dopodichè pianse tutta la frustrazione e il senso di colpa che aveva in corpo.*
 
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view post Posted on 3/5/2010, 19:53     +1   -1
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nitram rimaneva immobile il cuore batteva e respirava lentamente fu allora che fu chiaro nitram era in coma

aveva perso molto sangue e quello che gli rimaneva era poco per riuscire a mantenarlo sveglio ci sarebbe voluto del tempo prima che il ragazzo potesse riprendersi inoltre pareva che la sua energia spirituale fosse quasi esaurita prima doveva riprendersi e poi doveva recuperare l'energia persa

Edited by nitram86 - 3/5/2010, 21:13
 
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view post Posted on 3/5/2010, 20:31     +1   -1
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accidenti non pensavo che tutto sarebbe finito così...speravo di vivere felice con te amore mio...per fortuna sono riuscito a salvarti..non importa cosa mi succederà io ti amo è sono disposto a morire per te
 
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view post Posted on 3/5/2010, 20:55     +1   -1
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*E' difficile riprendersi dopo essersi resi conto di aver fatto del male a qualcuno che amiamo.
Più difficile ancora è farlo quando si è consapevoli che, probabilmente, dopo il guaio fatto nulla sarà mai più com'era prima.
Ma perchè quel genere di cose capitava sempre a lei?
Proprio ora... ora che aveva imparato ad essere felice.
Perchè diamine non riusciva a smettere di piangere?
Non le era mai capitato... non per cose di questo genere.
Non per aver fatto del male a qualcuno che aveva sempre cercato di proteggerla.
Si teneva la testa tra le mani, Matty, stringendo le mani a pugno e tirando con forza i capelli, per farsi male.
Voleva soffrire anche lei... voleva morire.
Ma poi accade qualcosa, delle volte, che fa scordare parte del dolore e riapre uno spiraglio.
Speranza o illusione?
Forse tutt'è due.
"accidenti non pensavo che tutto sarebbe finito così...speravo di vivere felice con te amore mio...per fortuna sono riuscito a salvarti..non importa cosa mi succederà io ti amo è sono disposto a morire per te."
Quella voce... nella sua testa...
Possibile che...?*
Nitram!
*No seppe se disse quel nome o si limitò a pensarlo, fatto stà che la fece scuotere sentire la sua voce.
Riusciva a comunicare?
Allora non era finita...
Corse di nuovo, la Dea, e dovunque i suoi piedi si posassero la terra tornava fertile, non più coperta di quell'oscuro velo grigio di prima.
In men che non si dica tornò nel luogo in cui aveva combinato quel macello, e lo vide.
Era ancora lì, per terra, sdraiato con gl occhi chiusi.
L'Elfa non notò nemmeno la sua Regina, accucciata contro un albero e col respiro affannato.
Per lei in quel momento esisteva solo una persona.*
Nitram..
*Andò da lui e si accucciò accanto al suo corpo, prendendogli una mano e cercando di stringergliela.
Ovviamente non sentì nulla che le dicesse che lui stava cercando di ricambiare quella stretta.*
Sono qui... sono di nuovo io. Mi dispiace così tanto.
*Un singhiozzo strozzato annunciò il ritorno delle lacrime.
Per quella vicenda non si sarebbe mai stancata di piangere.*
Non voglio che tu muoia.
*Pensò intensamente, come se potesse servire a far avverare quel desiderio e, pensandolo, si chinò e gli baciò la fronte gelida.
Mentre lo faceva, una calda lacrima cadde sulle palpebre dell'Angelo.
Secondo varie leggende le lacrime di una dea avevano straordinari poteri, così come le sue magie... se solo quelle leggende fossero state reali...*
 
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view post Posted on 3/5/2010, 21:00     +1   -1
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nitram lentamente riaprì gli occhi stai bene?? disse con un filo di voce teneva gli occhi semichiusi come se faticasse a rimanere sveglio si sentiva stanco forse a causa del sangue perso ma non gli importava vedeva matty davanti a lui bella come in un sogno era ritornata in se finalmente...tutto era finito non credo di riuscire a muovermi...mi sento così stanco
 
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view post Posted on 3/5/2010, 21:12     +1   -1
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*No, non ci credeva.
Stava parlando?
Aveva davvero sentito la sua voce?
Lo guardò, incredula e come inebetita.
Forse non sempre le leggende sono false.
Di nuovo, le salirono le lacrime agli occhi, ma non per tristezza.*
Io... tu...
*Si morse il labbro, scuotendo la testa e dandosi mentalmente dell'imbecille.
Poi gli si sdraiò accanto, mettendosi di fronte a lui, e rimase a guardarlo per un pò.
Non riusciva a parlare... era semplicemente troppo contenta.
"non credo di riuscire a muovermi...mi sento così stanco."
Gli sorrise, accucciandoglisi accato e poggiando la testa sulla sua spalla.*
Non voglio che tu ti muova, infatti.
*Gli sussurrò, chiudendo gli occhi e accarezzandolo.
Era... incredibile che si fosse svegliato.
Non riusciva a spiegarselo... semplicemente aveva voglia di ringraziare chiunque fosse stato a farle quel regalo.*
 
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view post Posted on 3/5/2010, 21:15     +1   -1
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credo di aver perso molto sangue... disse il ragazzo che faticava ancora a parlare conosci quella pianta che è in grado di aumentare la produzione di sangue?? ne avrei bisogno
 
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view post Posted on 3/5/2010, 21:44     +1   -1
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*Perso sangue...
Aumenta la produzione di sangue...
Sembrava che stesse parlando a un alchimista.
Beh, però doveva ammettere che aveva ragione a chiederglielo.
Lei non aveva voluto vederlo, ma in realtà era già tanto che fosse riuscito a svegliarsi, con tutto il sangue che aveva perso.
Annuì, riaprendo gli occhi e portando una mano vicino al suo viso e a quello dell'Angelo.
Pian piano cominciò a illuminarsi di un tenue verde erba.
Quello era il colore che doveva avere, non quell'orrenda tonalità innaturale di prima.
Non dovette fare nulla, bastò che si concentrasse un paio di secondi.
Sulla sua mano, come se fosse stata una sorta di vaso, spuntò rapidamente prima uno stelo corto e sottile, e poi, sulla cima, un fiore a metà tra l'argento e l'azzurro.*
Ricordasempre...
*Mormorò, guardando quel colore così strano e così bello.
Amava quel fiore, le rievocava molti ricordi piacevoli.
Sorrise tra sè e sè, avvicinando la sua mano al volto di Nitram.*
Dovrebbe darti una mano.
*Almeno quello era in grado di farlo: porre rimedio al guaio che aveva combinato.
Sperava che Ell capisse... che immaginasse che non lo aveva fatto consapevolmente, ma per volere di quella pietra malefica.
Di Nitram no dubitava: sapeva che lui l'aveva già perdonata, molto probabilmente.
Chissà se lei, al posto suo, sarebbe stata in grado di fare lo stesso?
Conoscendosi?
Molto probabilmente no.*
 
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view post Posted on 3/5/2010, 21:47     +1   -1
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nitram ne prese un po grazie mille mi hai salvato la vita nitram le sorrideva dolcemente come se non gli importasse che fosse stata lei a ridurlo così forse perchè anche una parte di lui era oscura e quindi sapeva benissimo che era una lotta costante non lasciarsi trascinare dalle tenebre dell proprio cuore una sola cosa non capiva perchè le sue parole non avevano raggiunto il cuore di matty credeva che la dea sarebbe stata in grado di lottare contro il ciondolo o almeno provarci...magari per chi a differenza di lui non ne era abbiutuato era più complicato chissà

mi chiedo come stanno gli angeli?? disse rivolto ad ell credo di aver compreso cosa è successo il ciondolo cercava qualcuno a cui legarsi e quando il capo dei ribelli l'ha sfiorato si è legato a lui e lo ha spinto a fare ciò che ha fatto...in parte è colpa sua perchè desiderava essere potente e credeva che gli angeli fossero superiori agli altri e vi credeva troppo debile per battersi contro notte...ma il ciondolo ha esasperato quei sentimenti

Edited by nitram86 - 4/5/2010, 15:34
 
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view post Posted on 6/5/2010, 11:55     +1   -1




Seduta sotto l'albero, non rivolse la parola ai due per almeno un quarto d'ora buono, intenta a recuperare le energie.
Si accorse che Nitram s'era svegliato solo quando sentì la voce nelle orecchie.
Le rimbombava tutto e la testa sembrava stesse per scoppiare.
Gli angeli stanno benissimo, bofonchiò con una nota isterica nella voce ma non lo saranno ancora per molto e non intendo sentire giustificazioni nei loro confronti. Aggiunse.
Fece una pausa e si tenne la pancia con una smorfia di dolore.
Posso capire il fatto che il ciondolo abbia traviato le loro menti non per loro volontà ma non accetto il fatto che molti di loro abbiano seguito quell'idiota per puro spirito di sacrificio!, mugugnò.
E lui ha cercato di rubare quei gioielli nella mia stanza prima che il suo potere lo improgionasse., spiegò.
Non ho intenzione di punirlo per ciò che è accaduto per causa sua ma al mio servizio non ci starà mai più, e chissà che non mi passi per la testa di fargliela pagare in qualche altro modo. Non voglio sentire obbiezioni, questa volta Nitram. E' dell'incolumità del mio regno che stiamo parlando, se non posso fidarmi dei miei angeli allora non posso fidarmi di nessuno.
Disse, lapidaria e laconica. La sua voce non ammetteva repliche e sembrava sul punto di scoppiare in un piano disperato e, contemporaneamente in una battaglia epica.
Forse era solo stanchezza.
 
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