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*Era una sensazione bellissima sapere che avrebbe dato la vita a qualcuno. A dire il vero aveva già dato la vita a un'infinità di esseri: animali, vegetali, Elfi, Nani... Ma sempre e solo perchè era ciò che era, e doveva svolgere il suo ruolo nel mantenimento dell'equilibrio del mondo. Mai per essere genitore. Forse l'unico essere di cui era stata "madre" più o meno in modo normale era il Vegliardo. In ogni caso, a prescindere da tutto, quello era il giorno più bello della sua vita. Era stretta al petto di Nitram, in lacrime. E cominciava a percepire anche lei qualcosa. Era come se lei stessa si accorgesse del fatto che dentro di lei c'era un'altra vita. Ma forse si stava immaginando tutto. Si concentrò sulla voce di Nitram, si sentiva chiaramente che era emozionato. Si chiedeva come fosse possibile che andasse tutto così veloce.* Credo che le cose funzionino diversamente per gli immortali. *Ipotizzò.* Una nuova divinità nasce solo in casi eccezionali, dopotutto.
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