un' 'amabile' arpia

-Jaime comparve vicina a nido di aria, la cosa in quella palude più ordinata che c'era. A jaime non dispiacevano le arpie, forse perché erano mezze uccelli e a lei gli uccelli piacevano. E ad aria piaceva jaime, forse perché non era di lì e lei non sopportava nessuno che fosse di quelle regioni-

Aria : eccoti. Da un pò non ti sentivo
Jaime : problemi territoriali, sai cosa intendo

-La regina annuì-

-Le due cominciarono con il solito volo dove aria cercava in tutte le maniere di abbattere jaime. Jaime dal canto suo si divertiva, lo sapeva che quello era solo il modo in cui 'giocano' le arpie. Comunque aria non riusciva mai a superarla-

Jaime : stai migliorando, sai?

-Le diceva ogni volta, ma a furia di volare dietro jaime, la dea stava migliorando veramente-

Aria : lo so

-Disse sorridendo con una punta d'orgoglio. Battere jaime era diventato una questione personale. Poi si posarono-

Jaime : come va qui?
Aria : vorrei che quelle scansafatiche si impegnassero di più

-Disse davanti una tazza di thè. Aveva imparato ormai che jaime non gradiva particolarmente gli umani come cibo.-

Aria : dovrebbero eccellere nel volo, invece si fanno superare dagli angioletti di tempesta
Jaime : perché non voli con loro, come fai con me? Miglioreranno se le alleni di persona
Aria : bè, sì, potrei..

-Jaime vedeva la dea nervosetta, come se si stesse trattenendo da chiedere qualcosa. Vedeva le sue piume leggermente ritte e cambiava argomento di frequente. Jaime sapeva che gli uccelli sono curiosi, i rapaci soprattutto...e aria era mezza donna mezza aquila, più civetta di così non si poteva-

Jaime : qualcosa non va?
Aria : no, niente..mi chiedevo...parlavi di quegli sconfinamenti?

-Ecco cos'era che la rodeva!
gentile, pensò jaime, prende l'argomento molto alla larga, sebbene muoia dalla voglia di sapere se quelle chiacchiere su di me erano vere...che carina.
Jaime sorrise sarcastica tra sé e sé-

-Jaime disse ad aria quanto bastava per soddisfare la sua curiosità per un pò. La divertiva pensare che una dea di solito così sprucida e altezzosa avesse un lato così umano. Sembrava di parlare con un'umana qualunque. In quel momento le sembrò ancora più insensato il passato astio tra le divinità del giorno e della notte...magari sarebbe bastato mettere da parte i pregiudizi e sedersi ad un tavolino con una tazza di thè.
Comunque non le disse tutta tutta la verità, non poteva rischiare-

Aria : è vero che hai..resuscito qualcuno o cosa?
Jaime : sì...

-Vide le piume delle spalle di aria eletrizzarsi-

Jaime : ma è stato un caso fortunato, non capita quasi mai

-In un certo senso era vero. Erano molto rari i casi in cui poteva farlo senza lasciarci le penne, nel vero senso della parola...in più le sue unità non erano autorizzate a farlo, doveva essere lei di persona e non poteva essere ovunque.
si stava facendo buio-

Jaime : devo andare, è stato un piacere, aria

-La dea la salutò, soddisfatta di quel paio d'ore. Dopotutto jaime era la prima persona che si tratteneva con lei da moltissimi secoli-