tranquillo alla locanda, in cerca di infornazioni

*D'improvviso la porta del locale si spalancò, lasciando filtrare un pò di luce dall'esterno.
Ne entrò una figura longilinea, ammantata d'argento, col cappuccio calato sul viso in modo da coprirne i lineamenti.
La figura individuò subito ciò che era venuta a cercare: il tavolo nell'angolo, quello a cui stava seduto l'Angelo.
Si avvicinò al suo obiettivo con passo abbastanza deciso... portava dei pantaloni, e degli stivali da viaggio che avevano un qualcosa di strano, come se in realtà non fossero mai stati realmente usati.
Si sedette di fronte all'Angelo e, senza dire una parola, abbassò il cappuccio, mostrando il so volto dai lineamenti delicati, i brillanti occhi verdi e, soprattutto, le orecchie a punta, che sporgevano leggermente dalla cascata bionda che le ricadeva fin sulla schiena.
Era Matty, in missione speciale.
Aveva seguito la scia dell'Angelo fin lì, per parlargli di un qualcosa di molto, troppo importante.
Loro due non c'entravano: riguardava gli Angeli.
L'Elfa aveva, infatti, una luce preoccupata, nello sguardo.*
Scusami se sono piombata qui così.
*Disse, sincera.
Non le piaceva invadere i suoi spazi, ma quella era un'emergenza.*
Sono qui per parlarti di una cosa molto importante.. davvero tanto.
*Gli prese una mano mentre parlava, giocherellando con le sue dita.
Chissà se avrebbe accettato?
Aveva paura... paura di un rifiuto.*

*Ecco qua... cominciava bene la faccenda.
In meno di mezzo minuto l'Angelo era riuscito ad attirare su di loro gli occhi di metà dei presenti.
Non osava immaginare come avrebbe fatto a NON farsi notare dagli Angeli..
In ogni caso, la Regina sembrò non accorgersi nemmeno degli occhi che le si erano puntati addosso per un paio di secondi.*
Riguarda Ell.
*Quando cominciò a parlare, tutti quelli che la stavano guardando tornarono a fare ciò che stavano facendo.
Nel frattempo l'Elfa strinse di più la mano di Nitram.
Voleva sentirlo in qualche modo vicino...
Prese un respiro profondo, cercando le parole giuste.*
Gli Angeli hanno smesso di obbedirle. Non fanno più nulla di quello che dice, spariscono per lunghi periodi senza dire dove vanno... l'unica cosa che lei sa è che si recano sulla terra.
*Lo guardò.
Doveva dirgli tutto, o lui non avrebbe potuto decidere se accettare o meno con assoluta sicurezza.*
Tutto ciò è cominciato da quando un certo Angelo si è introdotto nelle stanze di Ell per rubarle un ciondolo.
*Strinse il suo, di ciondolo, quello che le aveva donato la stessa Ell tempo addietro, e che teneva la sua mente e quella di Nitram in contatto.
Dopodichè pensò intensamente... non voleva che qualcuno potesse sentire quella cosa.
Quel ciondolo conteneva parte del potere di Notte. Chissà che succederebbe se cadesse nelle mani sbagliate? Ell vuole che tu ed io seguiamo alcuni Angeli... in questo momento sono nelle segrete del Castello, ma la Regina sta per liberarli. E' l'unico modo per comprendere la causa di questa pazzia.
Sospirò, guardando l'Angelo negli occhi.
Ed ecco che stava per fare la domanda fatidica...*
Te la senti?

*Matty sospirò di sollievo, concedendosi un sorriso.
Aveva davvero temuto che rifiutasse.*
Te l'ho detto perchè era importante: parte del potere della sorella di Ell era racchiusa in esso... la Regina lo conservava da moltissimo tempo. Chissà quali diavolerie è in grado di fare chi lo possiede?
*Si strinse nelle spalle, provando, senza successo, a immaginare gli effetti che potevano avere i poteri di Notte se posseduti da un Angelo Bianco.
Immaginava che il suddetto Angelo sarebbe diventato una sorta di brutta copia di Nitram... in grado di usare sia luce che tenebra, insomma.*
Non so che genere di Angelo fosse... però una cosa è certa: era un tipo importante, o almeno conun forte carisma. Doveva esserlo, se è riuscito a convincere TUTTI a fare ciò che vuole lui.
*Beh, era la soluzione più logica: magari un Arcangelo, o un comandante di qualche altro genere...
Oppure un Mago, un Medico... qualcosa del genere.
A meno che non fosse stato un soldato semplice con forti manie di grandezza.*
Quindi accetti?
*Chiese, sorridendogli speranzosa.
Sapeva che se lui avesse detto di no Ell avrebbe rischiato il tutto per tutto per salvare i suoi Angeli... e non poteva permettere che questo accadesse, a costo di non dirle del rifiuto dell'Angelo.
Ma credeva che l'ago della bilancia propendesse più verso il si che verso il no, almeno per il momento.*

Io credo che tutto questo sia nato dalla solita smania di potere. Niente di più.
*Confessò l'Elfa, in tono schietto.
In effetti non credeva che il ladro avrebbe potuto avere qualche occasione di toccare il ciondolo...
Ell lo teneva nascosto da secoli, dopotutto, perchè mai avrebbe dovuto tirarlo fuori?
Finalmente la leggera ansia che aveva provato fino a quel momento evaporò come una sorta di nuvola, quando sentì dalla bocca di Nitram stesso che accettava la "missione".
Per una volta non erano stati costretti alla lite per arrivare a qualcosa.
Era una bella sensazione.
"accetto ma quel ciondolo lo voglio analizzare una volta recuperato."
La Regina lo guardò, in un certo senso divertita.
Si vedeva la sua curiosità... riusciva quasi a sentirla nell'aria.
Ecco come avrebbe dovuto fare per convincerlo a combinare qualcosa di costruttivo: incuriosirlo.
Doveva ricordarsene per il futuro.*
Di questo devi parlare con Ell. Io non c'entro.
*Rispose, sbrigativa.
Credeva non ci sarebbero stati problemi: aveva sentito dire alla Regina che sarebbe arrivata ad abdicare, pur di convincere Nitram, quindi credeva che non dovesse essere poi così tragico, se voleva capire come funzionasse il ciondolo.*
Comunque credo che ti dirà di si.
*Si alzò dalla sedia su cui stava e aggirò il tavolo, avvicinandosi all'Angelo per dargli un bacio.
Niente di assurdo: un piccolo bacio su una guancia.*
Grazie per aver accettato.
*Sussurrò, abbracciandolo da dietro.
Voleva rimanere un pò così, senza pensare.*

*"chissà perchè non riesco mai a dirti di no..."
La Regina sorrise fra sè, stringendolo un pò pi forte per poi lasciarlo andare, sciogliendo l'abbracio.
Davvero non le diceva mai di no?
Oh, beh, avrebbe avuto molte cose da obiettare, in teoria, ma preferì non dire nulla.
Era troppo contenta per essere riuscita a convincerlo senza intoppi.
Stava per lasciare che si allontanasse insieme al suo compagno peloso, quando all'improvviso sentì una stretta al petto.
Abbassò lo sguardo sul ciondolo che le aveva dato la Regina: luccicava lievemente, senza dare nell'occhio.
Guardò poi il petto di Nitram: non ne era certa, ma credeva che anche lui avesse avuto la stessa sensazione.
In fondo i tre ciondoli erano collegati, quindi era logico che l'Angelo avesse provato la stessa sensazione.
La Regina coprì il prezioso oggetto con una mano, per nascondere il luccichio.*
Gli Angeli sono stati liberati.
*Sussurrò, in modo che solo Nitram potesse sentire.*
Conviene che tu porti tom e io cominci a seguirli. Ti farò sapere dove mi trovo col ciondolo.
*Gli disse, sbrigativa, dandogli un bacio a fior di labbra prima di rimettersi il cappuccio e uscire dalla locanda a passo di marcia.
L'operazione era cominciata...
Nessuno notò che, una volta fuori, l'Elfa ammantata d'argento scomparve nel nulla, come inghiottita dalla polvere sugli scalini dell'ingresso...*