per la città

*Mentre Michael e Nitram parlavano, gli altri piccoli si arrovellavano il cervello cercando di capire che fosse in realtà Matty.
Alcuni continuavano a sostenere la tesi della fata, altri dicevano che forse era un Angelo a cui avevano tolto le ali...
Facevano le ipotesi più disparate, cercando di indovinare.
Uno dei più grandi arrivò persino a dire che era un orco dela foresta...
Fu un raggio di sole a sciogliere i dubbi, illuminando il suo diadema.*
Ho capito!
*Urlò il piccolo Josh, vedendo quella specie di sottilissima corona sulla fronte di Matty.
Era talmente euforico che quasi saltava per la gioia.*
Tu sei una Regina! Sì, sei la Regina Matty! Laila, ricordi che una volta la mamma disse che si chiamava così?
*La piccola ci riflettè un attimo, all'inizio scettica (lei appoggiava la tesi dell'Angelo senza ali).
Poi però le si illuminarono gli occhi.
Aveva il vago ricordo di sua madre che le raccontava di essere passata dalla Reggia e di ver visto la Regina.. e aveva proprio detto che si chiamava Matty!*
Sì, è lei! Me lo ricordo!
*Tutti i piccoli cominciarono a gridare, contenti, ma la Regina non era poi così euforica.
Se fosse passata qualche Guardia chissà che sarebbe successo!*
Ragazzi, zitti... calmatevi...
*Si alzò, facendo capire ai bambini che dovevano stare buoni, e quelli, obbedienti perchè un pò intimoriti, torarono a sedersi, tranquilli.*
E' un segreto, ricordate?
*Disse loro, sorridendo.*
Ma allora nessuno sa che sai fare le magie?
*Chiese Laila, con un tono che le pareva un pò intristito, forse.*
No, nessuno. Solo voi e Nitram.
*I piccoli si guardarono in faccia, consapevoli che quel segreto era importante per Matty e che non si doveva dire niente a nessuno.
Sembravano piccoli adulti, in quel momento, e la cosa la fece sorridere.*

*Ecco qua... un punto a favore del piccolo Elfo.
La Regina lo guardò, intristita.
Sapeva che lui aveva ragione, e sapeva che non poteva capire...
Ma che poteva farci?
Abbassò lo sguardo, guardando anche gli altri piccoli, che parevano anche loro abbatanza tristi.
Non sapeva se lo fossero perchè erano d'accordo col loro amico o perchè era triste anche lei.
Decise di sputare il rospo, tornando a guardare il capo della banda.*
Vuoi la verità, Michael?
*Chiese, senza attendere risposta.*
Non sapevo che ci foste.
*Disse, sincera come poteva esserlo la Terra.*
Nessuno mi aveva mai detto che ci fossero degli orfani, qui in città. Credevo che stessero tutti bene, in pace col mondo, felici e sereni... ma ora che so che non è così stai pur certo che farò qualcosa. Qualcosa di grande e bello.
*Guardò Nitram, facendogli un sorriso.
Si riferiva alla casa per gli orfani, ovviamente...
Sì, aveva deciso che fosse la cosa più giusta da fare.
Un modo per rimediare.*

*Beh, almeno gli altri piccoli parevano contenti.
Erano felici di aver finalmente trovato un posto in grado di accoglierli, e non vedevano l'ora di vedere come fosse la Reggia.
Matty sapeva che sarebbe stato difficile, sia per loro che per i membri della sua corte, ma era determinata.
Non avrebbe permesso che quei poveri piccoli fossero allontanati.
Ascoltò la parte finale della discussione tra Nitram e Michael, e un brivido le percorse la schiena.*
Non credi sia rischioso portare un bambino con te?
*Chiese, a metà tra il preoccupato e l'arrabbiato.
Non aveva voluto portare LEI con sè... LEI, che era una Dea...
Come poteva ora essere d'accordo a portare con sè un bambino?
Certo, simile a lui... ma pur sempre un bambino.
Scosse la testa, decisa.*
Non pensateci nemmeno, nessuno dei due. Prima deve diventare abbastanza forte da poter sopportare i viaggi e i pericoli... poi, forse, potrà venire con te.
*Guardò con espressione decisa e seria entrambi.
Sapeva che Nitram avrebbe tentato di opporsi, ed era certa che anche Michael l'avrebbe fatto, perciò dovette fargli capire che il suo pensiero era irremovibile.
Chiuse un paio di secondi gli occhi, e quando li riaprì erano diventati completamente verdi... non c'era più nè pupilla nè cornea.*
Non tollero discussioni.
*Mentre lo diceva un paio di sassolini vicini ai piedi del piccolo Elfo tremarono.
Una volta espresso il messaggio, la Dea tornò a chiudere gli occhi e a riaprirli.
Erano tornati normali... non voleva correre il rischio di essere beccata da qualcuno.*

*La Dea scosse la testa, esasperata.
Bene, già un Nitram era difficile da tollerare... figurati due!
No, non ci stava, non poteva fare ciò che voleva.
Toccò il ciondolo di Ell, mandando un messaggio all'Angelo, intento ad inseguire il piccolo fuggitivo.*
Digli che non sarò sua madre, ma sono pur sempre la sua Regina... e che se non viene alla Reggia con le sue gambe ce lo trascinerò io a forza.
*Comunicò, abbastanza arrabbiata.
Insomma... d'accordo che non aveva intenzione di portarlo nelle sue esplorazioni pericolose... ma era comunque una questione di principio: perchè quel piccolo maleducato sì e lei no?
Non capiva, e la cosa le dava fastidio.
Si voltò verso gli altri bimbi, che la guardavano con aria piuttosto confusa e spaventata.
Bene, anche loro contro di lei, adesso!
Lo sapeva che non ci sapeva fare coi bambini: non aveva pazienza.*
Sei arrabbiata?
*Le chiese Laila, stringendo il suo fratellino tra le braccia.
Matty lanciò uno sguardo alla Foresta.*
Sì, ma non con voi, e nemmeno col vostro amico, credo.
*Rispose lei, tornando poi a guardare la piccola.
L'Elfetta sbattè un paio di volte le palpebre, riflettendo.*
Allora sei arrabbiata con l'Angelo!
*Esclamò dopo un paio di secondi.*
Ma perchè?
*La Regina ci pensò un paio di secondi.
Che rispondere a quel punto?
Decise di dire la prima cosa che le venne in mente.*
Perchè un adulto deve pensarci, prima di fare certe promesse a un bambino.
*Disse solamente, e la piccola si fermò a ponderare la faccenda.
Forse aveva capito il senso: come quando lei prometteva a suo fratello di fargli mangiare una bella torta di mele se smetteva di giocare con la sua bambola... Quando poi Josh capiva che non c'era nessuna torta di mele se la prendeva sempre con lei.
La bimba annuì, evidentemente d'accordo con lei.*
E ora che facciamo? Li aspettiamo qui?
*Chiese il piccolo Josh nel frattempo.
Matty guardò il cielo.
Si era fatto tardi, mentre loro chiacchieravano...*
Meglio andare alla Reggia.
*Disse, suscitando allegria e curiosità nel gruppo di orfanelli.
Sorrise, guardandoli: erano così carini...*
Andiamo.
*Prese per mano la piccola Laila e si avviò verso la Reggia, coi suoi piccoli orfani al seguito.
Chissà che avrebbero detto le Guardie?*