Una buona notizia.

Mia signora? Mia signora mi state sentendo?
La Regina alzò gli occhi verso la sua guardia scelta, il giovane Mitch.
Nonostante fosse un ragazzino, umanamente parlando, era stato addestrato al meglio dal Vecchio Kim, ormai andato in pensione se così si poteva dire. Mitch stava ancora aspettando una risposta ma non riusciva ad articolare una sola frase di senso compiuto da quasi due giorni, e non dormiva da quasi cinque.
La cosa buffa è che non sapeva nemmeno perché. Perché diamine non riusciva a dormire? Era tutto molto tranquillo, da quando gli Angeli Ribelli s'erano rimessi alla sua volontà non era successo più nulla.
Perché non riusciva più a dormire serenamente?
Dimmi Mitch., rispose tranquillamente.
Il giovane soldato scattò sull'attenti e la Regina inarcò le sopracciglia.
Che diamine gli prendeva ora? Si voltò, dando le spalle al giovane soldato e vide il Vecchio, Kim, sorriderle amorevolmente.
Di rimandò sorrise anche lei, facendo un cenno a Mitch che si poteva ritirare.
Con permesso!, mormorò per poi scomparire nel corridoio.
Ell sorrise, rivolgendo le sue attenzioni a Kim.
Sempre un piacere rivederVi Vostra Maestà., proruppe il vecchio facendo un lieve inchino.
Sai bene che puoi non essere così formale con me, rispose sorridendo, vederti è un piacere per me, zio.
Non era realmente suo zio ma Kim le era sempre stato vicino e lei gli voleva un gran bene tanto da permettergli di rimanere al castello come la guardia più importante del palazzo anche dopo la vecchiaia.
Allora, che succede? Mi sembri agitato, osservò vedendolo contorcersi le mani in modo sospetto.
Kim sorrise nervosamente, prendendo la Regina per le spalle e camminando per il corridoio, verso l'uscita dal castello.
Stavo pensando... che forse è ora di andare via da qui, disse schiettamente il Vecchio lanciando una rapida occhiata alla Regina.
So che tu vuoi che rimanga qui... ma mi sento inutile. Non faccio mai niente, aprofitto della tua gentilezza, Ell cara. E' una cosa che mi turba profondamente.
Ell annuì lievemente. Sapeva perfettamente come la pensasse Kim al riguardo. Era una guardia, sapeva che stare così fermo lo rendeva insofferente ma non sapeva come aiutarlo e non voleva affatto lasciarlo andare via dal castello.
Senti, zio, troveremo una soluzione, vedrò di-
Maestà! Vostra Maestà!
Ell alzò gli occhi al cielo, rivolgendo un'occhiata fustigatrice all'Angelo che correva esagitato verso di lei con, al seguito, altre due o tre guardie.
Non si può stare mai tranquilli, eh? Che succede ora, Karelle?, domandò borbottando la Regina.
Karelle deglutì rumorosamente, agitando le mani e farfugliando frasi senza senso. Kim ridacchiò ma la Regina rivolse un'occhiata intimidatrice alla guardia e gli mise un dito sul petto, bloccando ogni sua parola.
Calmati. E dimmi cosa succede senza borbottare o farfugliare, chiaro?, impose.
Il soldato annuì e inspirò profondamente.
Ho sentito una forte aurea provenire da questa parte... non siamo riusciti a identificarla. Ma è molto potente, come la sua.
Kim inarcò le sopracciglia, mentre le guardie annuivano e Ell socchiudeva gli occhi, avviandosi velocemente verso l'uscita dal castello.
Sperava solo che non fosse successo nulla di grave chiunque fosse.

Chi credi che sia, Ell?, domandò il Vecchio Kim, uscendo fuori dal castello velocemente.
Ell fece spallucce. In realtà aveva una mezza idea di chi fosse ma mettere in agitazione il Vecchio di certo non era una grande idea.
Una luce improvvisamente abbagliante la costrinse a socchiudere gli occhi lievemente. Sorrise. Avrebbe riconosciuto quella luce ovunque e fra miliardi di persone, per di più.
Matty., sussurrò sorridendo.
Era raggiante, poteva vedersi a distanza di chilometri, anzi, di anni luce.
Il Vecchio Kim si chinò profondamente mentre Ell si avvicinava sempre di più alla Regina degli Elfi con un sorriso.
Speravo venissi., disse E Nitram? Come sta? Ho una cosa da dargli!, proruppe sorridendo.
Prima di ogni altra cosa tu come stai?, domandò, riferendosi implicitametne a ciò che era successo nella foresta non molto tempo prima che era ancora ben piantato nel suo cervello.
Vostra Maestà. Lieto di conoscerVi finalmente.
Il vecchio Kim sorrise, inchinandosi una seconda volta mentre Ell gli rivolgeva un sorriso dolce.
Matty lui è il Vecchio Kim, è il capo reale delle guardie scelte., spiegò indicandolo con una mano e chinando di poco il capo.
Sempre troppo buona Maestà., proruppe arrossendo leggeremente.
Ell sorrise, tornando a rivolgersi a Matty. Che diavolo era successo per farla così felice? Nitram ne aveva combinata un'altra delle sue, poteva scommetterci.

Lola arrivò a quel grande portone con ancora il fiatone. una spintarella e sarebbe potuta entrare sapendo cose c'era ancora. Possibile che non si potesse stare tranquilli? possibile che per almeno una volta non andasse tutto bene? Ripensò a quando Matty voleva rinunciare al proprio ruolo di divinità. Forse dovrei fare anch'io così pensò.
Quel messaggero mandatole ormai l'aveva messa in pensiero...
La Divinità della Terra chiede gentilmente la sua immediata presenza alla dimora della Divinità del Giorno. solo a pensarci le venne da ridere... chidere gentilmente l'immediata presenza!
Ma le si spense il sorriso sul volto, perchè molto probabilmente era successo qualcos'altro...magari che aveva a che fare con quel pennuto...
Una spintarella. oslo una.
Non capiva perchè esitasse così tanto...forse perchè aveva paura. Paura di che?? le disse una vocina interna.
Paura che qualcuno o qualcosa fosse in pericolo...si era già fasciata la testa.
Dopo una lunga sserie di decisioni e indecisioni, decise.
Alzò piano piano il braccio e con il dito applicò una leggerissima pressione sul portone, che si aprì di poco.
Si affacciò a quello spiraglio e guardò circospetta nella sala.
Eccole lì...ma voleva aspettare ancora un attimo prima di entrare...voleva prima capire di cosa si trattava, poteva pur sempre fuggire.
Ma cosa sto pensando?!!!
Era il suo lavoro, cribbio!
Eppure, rimase lì, impalata, aspettando che qualcuno la invitasse ad entrare come si deve.

Lo sapeva che era successo qualcosa, era impossibile che Matty fosse così felice semplicemente così tanto per. Sorrise, quando al Regina le prese le mani fra le sue mentre tanti fiori sgorgavano ai suoi piedi e la luce lumonisa intorno a lei.
Strinse leggermente le mani e pensò che forse, realmente questa volta il pennuto ne aveva combinate una delle sue. Belal magari.
Raccontami tutto, cara. Mormorò sorridendo.
Improvvisamente un'altra aura, fece spostare lo sguardo da Matty fino a poco lontano da lei, al portone dell'ingresso del castello.
L'avrebbe riconosciuta ovunque, era l'aura di Lola, la Regina delle Sirene e pareva che fosse stata proprio Matty ad invitarla.
Che diavolo era successo di così bello per fare addirittura arrivare due divinità nel luogo in cui ne risiedeva una terza?
Inarcò le sopracciglia mentre Kim sembrava lievemente più a disagio di prima.
Forse dovrei andare via, mia Signora, mromorò flebilmente.
Ell gli lanciò uno sguardo e sorrise, scuotendo la testa.
Tu rimani qui., disse ed era un ordine tanto che Kim sorrise leggeremente e abbassò il capo.
Lola, entra, so che sei lì dietro, mormorò ridacchiando, vedendo il portone mezzo aperto.
Era curiosa di sapere cosa fosse successo.

Lola entrò incerta, ma quando sentì tutto, si bloccò.
Un matrimonio??? e per giunta con Nitram?
Ma sei pazza?! stava per esclamarle dietro.
però...era di Matty che si parlava, se questo l'avesse fatta felice, non voleva rovinarle tutto.
Si calmò un attimo, e aspettò la reazione degli altri, sperando di trovare qualcosa di non scontato da dire.
Si sa, quando uno ne esce fuori con una frase del tipo: "se tu sei contenta, per me va bene" tutti si sentono in colpa, e sono ancora più incerti di quanto non dovrebbero...
Si trattenne...e si limitò a dire ma è fantastico sorridendo forzatamente.
Poi, si accese uina lampadina.
Matrimonio. Voleva dire festa. Voleva dire gente. Voleva dire allegria, e perchè no, karaoke. Voleva dire fronzoli e abiti,e in questo lei era una vera maestra...modesti a parte.
Quando? chiese entusiasta. Un risvolto positivo c'era...e poi, viveva ad atlantide, di certo il pennuto non sarebbe venuto da lei tanto spesso. Insomma, oramai non capiva perchè all'inizio fosse stata così pessimista.
E' fantastico! ripetè con più entusiasmo della prima volta Ti darò una mano! Dimmi solo come, cosa e dove....ti aiuterò. Te lo prometto.

Lola era giunta, ma ciò che Ell non aveva la minima idea di ciò che Matty stesse per dire. Cioé, non se lo aspettava proprio!
Io e Nitram stiamo per sposarci.
Si pietrificò sul posto, osservando Lola negli occhi per scorgere prima di ogni altra cosa la sua reazione.
Sembrava, inizialmente che stesse per esplodere in una frase tipica come ad esempio "ma sei completamente pazza?" però, d'improvviso, l'espressione della Regina mutò e divenne solare e felice per Matty, chiedendole se avesse bisogno di qualcosa e che voleva assolutamente aiutarla con i preparativi.
Ok, doveva ammetterlo, almeno per una volta tutto era andato bene.
Scuoté la testa, riprendendosi da quei pensieri e, prima di ogni altra cosa, si sporse in avanti e abbracciò la Regina degli Elfi.
Non lo faceva spesso, Ell. Le dava un tremendo fastidio abbracciare o dimostrare affetto così in pubblico ma quella era una situazione particolare.
Sentì un profondo stato di felicità dentro di sé.
Non sentiva più quell'ansia che le pesava sulle spalle, si sentiva solo incredibilmente felice.
Felice sul serio, da millenni.
Mi hai resa felice., pronunciò con voce rotta.

Mi hai resa veramente felice.

Lola era un po' imbarazzata a vedere quella scena... non amava le "effusioni pubbliche". e un po' si sentiva esclusa da quell'abbraccio...così si aggiunse: un bell'abbraccio di gruppo!
In effetti non capiva perchè, ma era una bella sensazione...a parte l'imbarazzo di abbracciare la propria Regina.
Felicità. Da quanto tempo mancava? da quanto non aveva provato una sensazione così pura?
Non sapeva cosa dire,. Non aveva niente da dire.
Forse un grazie sussurato.

Lola si unì a quell'abbraccio, creando una sensazione di calore intorno a tutti.
Il Vecchio Kim, addirittura, si lasciò sfuggire un singulto, provocato dall'emozione.
La Regina si separò di malavoglia dalle due Regine, rendendosi conto che il matrimonio di certo non si preparava da solo.
Improvvisamente le venne un'idea.
Si voltò verso il Vecchio Kim e gli si avvicinò, posandogli una mano sulla spalla.
Vuoi renderti utile vero? domandò già conoscendone la risposta Bene, ora puoi farlo. Voglio che avvisi tutte le guardie di questa novità, voglio che gli angeli vadano ad avvisare il mio popolo, che tutti sappiano della notizia.
Non aveva chiesto nemmeno il consenso a Matty ma sapeva perfettamente che divulgare la notizia era il minimo.
Questo avrebbe creato scompiglio, sì, ma anche una gran gioia ne era più che sicura.
Kim, il Vecchio annuì ancora frastornato. Fece un lieve inchino e prese fra le mani la mano sinistra della Regina, chinandosi e baciandogliela leggermente.
Ell sorrise, dando una carezza al Vecchio e chinandosi vicino al suo orecchio.
Aveva un'altra cosa da fare per lei.
Il Vecchio, ascoltando le parole della Regina annuì concitato, più volte, finché lei stessa non si allontanò e Kim fu libero di andare.
Fece un lieve inchino alle Regine, sorridendo.
Con permesso, mie Signore, con fare zampettante si avviò verso l'interno del castello per compiere i DUE compiti affidatigli dalla Regina.
E uno di essi era della massima importanza.
Ell si voltò di nuovo verso le due Regine e, con un sorriso, sospirò.
Lo sposo dov'è? Non lo sento, chiese poi, curiosa di sapere dove l'angelo si fosse ficcato, quella volta.