| *Matty si voltò un secondo a guardare il mostro che si dimenava per liberarsi, senza successo, ovviamente, e provò un moto di pietà.
Non riusciva a sopportare quella vista, perciò decise di alleviare le pene di quella povera creatura.
Si chinò sul terreno, appoggiandovi una mano sopra.
Quando la tolse e si rialzò, nel punto in cui si era chinata c'era un fiore di un colore strano, a metà tra il rosso e il viola, bianco nel centro.
Le spore di quella pianta erano altamente soporifere... in breve il guardiano avrebbe potuto chiudere gli occhi e non pensare a nulla.
Sospirò, allontanandosi di qualche passo dalla radura, rientrando nel boschetto.
Cercava un pò di conforto tra i suoi alberi.*
Questo qui è molto peggio di Notte.
*Disse a Nitram, lanciandosi uno sguardo alle spalle.*
Crede di essere un dio, cosa che non è. Vuole plagiare ciò che ha intorno.
*Pensò agli altri Angeli, chiedendosi in che modo fosse riuscito ad abbindolarli tutti.
A quanto aveva capito dalle parole della Regina Ell non ne era rimasto nemmeno uno fuori dal suo controllo... ma non si poteva mai sapere.
Ciò che le faceva paura era che in ogni caso ne aveva dalla sua una larga maggioranza.
Nonostante questo...*
Purtroppo per lui ha scordato di fare i conti con chi è davvero ciò che lui pretende di essere. Ti raggiungo.
*Determinata a togliere dalla circolazione quell'essere abominevole, la Dea della Terra mosse un passo verso le cave, scomparendo nel nulla nel momento in cui il suo piede toccò il terreno.
Riapparve nella colonna all'ombra della quale Nitram si era nascosto.
Vedere quell'ibrido lì, al centro della folla, che faceva i suoi discorsi allucinati, le mise addosso una tale rabbia che fece fatica a non uscire allo scoperto.
In ogni caso la luce soffusa aiutava a nascondere il lievissimo baluginio della colonna.*
Sono qua. Che dici, gli facciamo prendere un bello spavento? Muoio dalla voglia di sfogarmi...
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