inseguendo gli angeli ribelli

Mamma mia, come la fai tragica.
*Esclamò la Dea, sempre ridacchiando tra sè e sè.
Un uccellino sul ramo di qualche albero sentì la sua allegria e iniziò a cinguettare, beato.
Come potevano quei due pennuti, abituati com'erano al biancore quasi asettico del Castello, notare l'allegria così insolita del bosco?
Anche perchè stavano parlando di tutt'altro, come Nitram poteva certamente sentire.
Qualcosa riguardo a un fuoco, se Matty non sbagliava.
Ma non ci stava facendo caso più di tanto.
In realtà era più che altro concentrata a percepire le presenze intorno a lei, più che ciò che stavano dicendo i due pennuti.
Sentiva che c'era qualcosa di strano.*
Ehi...
*Fece dopo un paio di minuti, dubbiosa, mentre i due Angeli si dirigevano verso una zona delle Montagne in cui si trovavano un sacco di cave che i Nani avevano ormai abbandonato perchè rimaste senza gemme.
La Regina aveva percepito qualcosa di strano, come una specie di ombra che aveva attraversato il suo campo visivo per un attimo.
Lo strano era che subito dopo la prima ne era venuta una seconda, e certamente non si trattava di un animale: troppo veloce anche per il più rapido dei falchi.*
Senti anche tu?
*Chiese, circospetta, rintanandosi nell'ultimo cespuglio di more prima dell'uscita del boschetto.*
Credo che ci stiano sorvegliando, ma non ne sono certa.