Convocazione

Non avete bisogno di guardie, per rintracciarmi.
*Disse una voce di donna che la Signora di quel castello conosceva bene.
Dall'angolo più lontano della Sala, comparve Matty, appena tornata al castello.
Certo che si vedeva che non era abituata a teletrasportarsi: aveva l'aria di chi ha appena fatto una corsa folle verso chissà dove.
Piegò il capo in segno di rispetto, dopodichè, quasi febbrile, cominciò a guardarsi intorno in cerca di Nitram.
Ma dove cavolo era?
Il Demone le aveva detto che era andato lì per parlare con la sua Regina... invece...*
Dov'è Nitram? Mi hanno detto che era qui.
*Disse, guardando con una sorta di paura nascosta gli occhi della Regina.
Che gli avesse fatto qualcosa?
Beh, se la conosceva, probabilmente no... ma ormai non era più sicura di nulla.
In ogni caso, si rese conto, probabilmente aveva fatto bene a non portarsi dietro il Demone: le sarebbe stato di impiccio, in quella situazione, e le avrebbe creato non poco imbarazzo.
Comunque, anche se con un pò di trepidazione in più del necessario, la Dea attese... un cenno, una parola, anche solo un movimento dello sguardo, qualunque cosa.
Doveva sapere che accidenti stava succedendo... per forza.*

*Un sorriso.
Beh, di solito un sorriso vuol dire buone notizie, giusto?
Perciò, in teoria, almeno, era andato tutto bene... non era successo nulla.
Lo sperava davvero, con tutto il cuore.
In ogni caso non restò sulle spine a lungo: la sua Dea corse ad abbracciarla.
Era un gesto inaspettato... strano.
In migliaia di anni non era praticamente mai capitato che la sua Signora la abbracciasse, perciò non riuscì a non arrossire, quando successe.
Perchè abbracciarla, poi?
Era contenta per qualcosa... ma cosa?
Chissà cosa era stato capace di dirle, Nitram?
Conoscendolo, aveva imbrogliato le carte talmente bene da farle cambiare idea.
Era tipico di quel pennuto, scombinare i pensieri della gente.
Dopo il breve abbraccio, la Regina si riscosse, apprendendo che Nitram stava bene, che non doveva preoccuparsi e che, anzi, le aveva chiesto di raggiungerlo dal drago.
Dal drago?
Per quale motivo?
Non le interessava granchè: l'importante era che stesse bene.
Dimentica di tutto, sorrise, radiosa: non era mai stata felice di sentire il nome di quell'impiccione come in quel momento.
Era strana, come cosa: in situazioni normali avrebbe preferito che la sua Regina gli desse una lezione...invece... beh, quella non era una situazione normale.
Sospirò, visibilmente sollevata, portandosi una mano alla fronte.
E lei che aveva pensato chissà cosa!*
Grazie al cielo...
*In effetti non sapeva che avrebbe fatto, se la sua Signora avesse deciso di punirlo per la sua insolenza.
Magari avrebbe anche corso il rischio di disobbedirle pur di liberare Nitram, chissà?
In ogni caso era felice di non essere stata costretta a scegliere.
Mentre tornava a guardare la Regina, pronta a congedarsi nuovamente, vide il luccichio di un ciondolo davanti ai suoi occhi.
Era davvero bello, doveva ammetterlo, ma... a che pro donarle una collana?
Ascoltò le parole della Dea con attenzione.*
Quindi ne avete dato uno uguale a Nitram... Grazie.
*Mormorò.
Beh, le giungeva nuova: da lei non aveva accettato nemmeno un aiuto nella costruzione della sua dimora, invece dalla sua Signora arrivava ad accettare addirittura uno strumento per rintracciarlo?
C'era qualcosa sotto, se lo sentiva...
In ogni caso, era felice di quel dono.
Prese delicatamente la collana tra le dita, attaccandosela al collo dopo aver spostato in avanti i lunghissimi capelli, dopodichè nascose il ciondolo dentro la scollatura del vestito.
Non sapeva il perchè, ma lo riteneva un qualcosa di prezioso da custodire, e non voleva mostrarlo a nessuno.
Dopodichè altre notizie giunsero alle sue orecchie puntute... notizie che da una parte le piacquero e dall'altra no.
"Vorrei che tu gli stessi accanto fin quando non riuscirà nel suo intento."
Ok, fin qua ci stava: era quello che aveva sempre voluto, poterlo seguire nei suoi viaggi strampalati.
Ma gli Elfi?
Chi avrebbe pensato a loro?
E i Nani, con le loro miniere?
Per non parlare di tutto il resto: foreste, montagne, deserto, valli, spiagge...
"Al tuo Regno ci penso io fin quando questa storia non sarà finita."
Scosse la testa, cercando in qualche modo di protestare, di opporsi, ma la sua Signora la bloccò.
Evidentemente aveva deciso.*
Anch'io voglio stargli accanto...
*Disse, annuendo e abbassando lo sguardo.*
Ma ciò non toglie che voglia anche accudire il mio popolo. E' un mio dovere. Non sarei una Regina se lasciassi il trono per così tanto tempo.
*Guardò la sua Dea, prendendo coraggio, prima di dirle quel che pensava.
Non riusciva mai a farne a meno, era più forte di lei.*
Voi non lo fareste mai, del resto... o sbaglio?

*Conoscerla bene?
Forse... dopo tutto quel tempo, nonchè tutte quelle guerre, qualcosa doveva pur averla capita, di lei.
Anche se, in effetti, la sua Signora non era particolarmente difficile, da capire.
Era talmente buona... praticamente impossibile immaginarsela nel compiere qualche azione malvagia.
A meno che, certo, non fosse un qualcosa di utile, di assolutamente necessario e irrevocabile.
A quel punto anche lei poteva compiere atti non propriamente "buoni".
Ma anche per lei era così, del resto.
Le rivolse un piccolo sorriso, capendo di aver centrato il punto con la domanda che le aveva appena posto.
No, nemmeno lei sarebbe stata in grado di lasciare il suo Regno incustodito, e come biasimarla, del resto?
In ogni caso, anche lei sapeva discretamente rigirare le frittate, come l'Angelo.
"Non ti fidi di me?"
Rimase un attimo interdetta, ma non perchè non sapesse cosa rispondere: semplicemente non si aspettava quella domanda.
E soprattutto non si aspettava che le venisse posta con quel tono di voce: sembrava che la Dea avesse paura di quel che poteva risponderle.
Insensato!*
No, anzi: mi fido ciecamente di voi.
*Rispose, sincera.
Era vero: come poteva non fidarsi di colei che in pratica l'aveva creata?*
Ma pensare al mio Regno e contemporaneamente anche al vostro non vi sembra un compito troppo gravoso anche per voi?
*In effetti, il ragionamento filava...*