Convocazione

La Regina si alzò di scatto dalla sedia, come se fosse stata appena colpita da un pugno. Aveva il viso contratto in una smorfia, gli occhi lucidi e i pugni serrati.
Nitram, quello che non hai capito è che io non sono lei. Io mi sono sempre pentita di quello che ti ho fatto, lei no ed è questo che devi ficcarti nella zucca. Disse tutto d'un fiato e perdendo d'un colpo la sua Regalità. Ma in quel momento poco le importava, a dirla tutta.
Io ho capito cosa vuoi fare, ti fa onore voler unire i popoli ma devi cercare di capire che da solo non puoi fare niente. E non lo sto dicendo perchè non ho fiducia in questa nuova idea di pace ma perchè conosco mia sorella. Lei non vuole la pace nei popoli, lei non vuole parlare, lei vuole distruggermi, che è una cosa completamente diversa.
Fece una pausa, risedendosi sulla sedia, massaggiandosi la tempia con una mano. Quella discussione stava portando ad un punto di non ritorno... Ma se davvero Nitram voleva andare a parlarci beh, non poteva andare da solo.
Il mio popolo ha bisogno di una guida, come anche quello della Notte, io vorrei davvero non ci fossero più scontri, non voglio che nessuno debba più morire per causa mia e di mia sorella.
Lo guardò negli occhi, pronta ad assumersi la responsabilità di ciò che stava per dire.
Vuoi andare a parlare con lei... Io verrò con te.