Passeggiando

*Delicata?
Ok, forse si era lasciata prendere dalle emozioni del momento, ma non aveva potuto farci niente.
Si era sentita felice quando lo aveva visto riaprire gli occhi, tutto qua.
E poi non era abituata ad abbracciare qualcuno, nè tantomeno a temere per la morte di questo "qualcuno".
Troppe sensazioni provate in troppo poco tempo.
Non era molto brava in quel genere di cose.
E quando lui la strinse si sentì imbarazzata come poche volte era stata in vita sua.
Che fare?
Doveva rispondere in qualche modo, dirgli che era meglio lasciar perdere?
Oppure si doveva accontentare di stare appoggiata a lui e godersi quel momento di pace dopo tutto il casino di poco prima?
Optò per la seconda scelta: decisamente meglio quello che pensare a qualcosa.
Non aveva voglia di pensare.
Chiuse gli occhi, stanca, appoggiando la testa sul petto dell'Angelo*
Mi spiace, ma non sono mai stata particolarmente delicata...

Perchè nulla è come sembra.
*Rispose subito, d'impulso.
Beh, era vero: niente è come sembra.
Anche il fiore più bello si difende in qualche modo, no?
Basti pensare al giardino dell'Angelo: lui per difendersi si era andato a nascondere, se così si può dire, in un luogo tanto impervio da non poter essere raggiunto da nessuno.
E gli altri si difendevano in altri modi.
Le aquile volavano in alto, nel cielo, così lontane da non poter essere raggiunte da nessuno, i cactus del deserto avevano spine per difendersi dalle intemperie e dalle bocche delle creature affamate che abitavano quei luoghi..*
Anche la rosa, il più delicato dei fiori, ha delle spine.
*Disse, cominciando senza un perchè a giocherellare con la giacca dell'angelo, nel punto in cui era stata attraversata dalla freccia del Demone.
Già, anche la rosa ha le spine.
Giustamente..*
Col tempo si impara a difendersi..
*Sussurrò, forse più a sè stessa che a lui.
In effetti era così: il mondo intorno è troppo crudele e spietato, per poter rimanere fermi nella propria delicatezza e lasciarsi sopraffare.
Aveva dovuto imparare ad allontanare i pericoli, col tempo.*

*Non rispose, limitandosi a fare un piccolo sorriso.
Si mise più comoda tra le braccia dell'Angelo.
Quasi non si rendeva conto che lui la stesse abbracciando..
Stava bene, quello contava.
Sospirò, appoggiando distrattamente una mano accanto al suo viso, sul petto di Nitram, come fosse un cuscino.
Il suo cervello, in quel particolare momento, non era minimamente intenzionato a voler seguire discorsi troppo complicati.
Lei era così, punto e basta.
Non era cambiata in secoli e secoli, perchè avrebbe dovuto farlo giusto in quel momento?*
Mi sento stanca..
*Sussurrò, e in effetti stava per addormentarsi.
Beh, era normale, visto tutto il disordine che c'era stato fino a poco prima.
Sentiva il bisogno di riposarsi un pò.
E poi, beh, il petto dell'Angelo era piuttosto comodo..
Quindi tanto valeva approfittarne.*

*La Regina riuscì a sentire quella frase solo vagamente, di sfuggita.
Ormai stava proprio crollando.
L'ultima cosa che ricordò di aver detto fu*
Così come?
*Ma non fece in tempo neppure a sentire la risposta, che si addormentò.
Non fece sogni, non ne faceva quasi mai, del resto.
Però in quel momento si sentiva protetta, non sapeva perchè.
Chissà che avrebbero detto le anime angeliche di Nitram, in quel momento?
Oh, beh, poco importa..
Lei si era addormentata.
Loro avrebbero pensato al resto.*